The Diamond Jubilee: #on screen

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The Diamond Jubilee: #on screen

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Lunedì 4 Giugno 2012, ore 19:00.

Tumulto generale per un evento organizzato solo per Lei, l’adorata Regina.

Basta seguire la fiumana di gente munita di bandierine-cappellini-parrucche-coperte-zaini-maschere-borracce-ombrelli-buste della spesa su cui svetta la Union Jack per arrivare al luogo del concerto. O meglio, per arrivare al luogo dove si può vedere attraverso dei maxischermi il concerto, lungo il vialone alberato che parte da Buckingham Palace, il Mall.

Eh si, perché l’evento è blindatissimo e assolutamente a numero chiuso, nella piazza davanti alla residenza reale, ma la magnanima sovrana ha messo a disposizione 15 mila biglietti, di cui 10 mila sorteggiati, per consentire alla sudditanza di vivere da vicino un pezzo della storia del proprio paese: il Concerto per i festeggiamenti del Diamond Jubilee. Concerto con la C maiuscola. Perché si tratta di un evento irripetibile, un mega carrozzone live sul cui palco si alternano le più grandi star inglesi e “sub-inglesi”, native dei paesi del Commonwealth. In primis la popstar tascabile Kylie Minogue, che ha infiammato il milione e più di persone presenti con i suoi pezzi storici e un esercito di ballerine in succinti abitini sfavillanti. E poi Paul McCartney, Annie Lennox, Tom Jones, Jessie J, Gary Barlow, Robbie Williams, Stevie Wonder, Grace Jones, Cheryl Cole e tanti altri.

Più di un anno e mezzo di preparazione, centinaia di addetti ai lavori e poliziotti ovunque (ho cercato di quantificare, ce n’erano 2 ogni 15-20 passi), decine di chioschetti di cibarie e altrettanti di souvenir (da non perdere la maschera in cartoncino della coppia di neosposi William e Kate, probabilmente avanzo di magazzino dopo le recenti nozze).

Gli sforzi economici e organizzativi della BBC per realizzare l’evento si sono uniti agli sforzi creativi dell’ex Take That Gary Barlow e alla collaborazione del padre di Cats Andrew Lloyd Webber, che per l’occasione hanno anche scritto e dedicato una canzone alla Sovrana. Che come ogni vip che si rispetti, è arrivata a metà evento e dal palco ha salutato il suo popolo in delirio, accompagnata dall’orecchiuto figliuolo (e dalla non troppo amata consorte),che ne ha approfittato per tenere un discorso per Lei, “Sua Maestà, la Mamma”. Che tenerezza.

Nota dolente, il grande assente della serata, il principe consorte Filippo, che dopo essersi sorbito ore di parata sul Tamigi stando sull’attenti il giorno prima (e guardate che stare a guardare mille navi che passano è una cosa assai lunga!) ha avuto un malore, e ha seguito il tutto dalla sua stanzetta nella blasonata clinica privata di Myfair dov’è ricoverato.

E un po’ acidello, Sir Elton John ha commentato prima di andare in scena: “beh, il principe Filippo odia il pop, magari è una finta.”

Non si fa, non si sputa nel piatto in cui si mangia.

Sei perdonato per i tuoi occhialetti strani, e anche per la giacca fucsia paillettata ma non è questo il modo di comportarsi dopo essere stato invitato a far parte di un evento del genere. Lo sa bene Simon Le Bon dei Duran Duran, che mesto mesto twittava da casa il suo rammarico per non essere stato invitato, bollando l’evento come “deludente”. Suvvia, che visto l’andazzo avrai l’occasione di partecipare al giubileo per i 70 anni di Regno di Elisabetta (e noi ovviamente glie lo auguriamo, a entrambi).

Se vi siete persi lo spettacolo e volete rivivere un po’ della fantastica atmosfera, munitevi di bandierina e trombetta e cliccate qui. Che guardare Robbie Williams che si agita sul palco fa sempre bene.

http://www.youtube.com/watch?v=OXHPWmnycno

 

 

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