Parte oggi a torino la grande rassegna dell’editoria italiana al XXV Salone del libro di Torino.
Come al solito, il Lingotto Fiere ospita gli autori che sono al centro della stagione letteraria. Così fra gli altri Gianrico Carofiglio ed Emanuele Trevi, in corsa per lo Strega, Milena Agus, Niccolò Ammaniti, Maria Pia Ammirati, Ginevra Bompiani, Enrico Brizzi, Massimo Carlotto, Mauro Corona, Roberto Costantini, Michele Dalai, Alessandro d’Avenia, Maurizio De Giovanni, Paolo Di Paolo, Giuseppe di Piazza, Alain Elkann, Marco A. Ferrari, Marcello Fois, Fabio Geda, Paola Mastrocola, Melania Mazzucco, Dacia Maraini, Carlo Martigli, Francesca Melandri, Marco Missiroli, Antonio Monda, Edoardo Nesi, Aurelio Picca, Ugo Riccarelli, Domenico Starnone, Filippo Tuena, Hans Tuzzi, Alessandro Zaccuri. Una particolare attenzione viene poi dedicata agli scrittori emergenti, tra i quali spiccano i vincitori e i finalisti del Premio Calvino, che festeggia i suoi 25 anni.
Le lezioni magistrali sono affidate a Claudio Magris («Come nascono i libri»), Alessandro Baricco («Sette cose che ho capito in questi venticinque anni»), Enzo Bianchi («L’uomo e la fede»), Erri De Luca («Parole indelebili»), Raffaele La Capria («Il sentimento della letteratura»), Philippe Daverio («Il museo immaginario»),Vittorio Sgarbi («Il divino nell’arte» e «L’arte è contemporanea»), Haim Baharier («Parole e fatti di oggi in odor di Qabbalà»), Andrea Moro («Visioni del linguaggio attraverso i secoli»).
Un vero spettacolo è quello offerto da uno dei più bravi attori d’oggi, Fabrizio Gifuni, con il suo funambolico Gadda e Pasolini. Antibiografia di una nazione. Venerdì sera Nanni Moretti, introdotto da Emanuele Trevi, propone le sue magistrali letture di un autentico capolavoro del ‘900, i Sillabari di Goffredo Parise, che sono anche diventati un audiolibro.
Ampio spazio anche ai nodi su cui discute la società civile. Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso parla con i ragazzi di quello che si può fare per fermare la mafia. Gherardo Colombo si interroga sull’inutilità del carcere come strumento di riabilitazione. Il deficit etico che si registra nel Paese è discusso da Stefano Rodotà e Maurizio Viroli in nome dei «moralisti e intransigenti»
Il futuro della democrazia ai tempi dell’antipolitica è il tema del dialogo tra Stefano Rodotà e Carlo Galli, organizzato da Repubblica, e tra Ezio Mauro e Gustavo Zagrebelsky, in occasione della pubblicazione del libro di Giuseppe D’Avanzo, Il guscio vuoto.
E ancora: Maurizio Ferraris e Pier Aldo Rovatti, coordinati da Antonio Gnoli, discutono di postmodernismo e nuovo realismo nella filosofia globalizzata. Il cardinale Angelo Scola tiene una conversazione su «Persona, famiglia, società». Su iniziativa dell’Associazione Sant’Anselmo, che all’interno del suo stand organizza un fitto calendario di incontri, il cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola tiene una conversazione su «Persona, famiglia, società». Sulla famiglia è centrato anche l’incontro con il cardinale Ennio Antonelli, mentre si intitola Cercando Gesù l’incontro con monsignor Vincenzo Paglia, dal titolo del fortunato libro scritto con Franco Scaglia. E Vito Mancuso discute con Franca d’Agostini dei dilemmi del credente alle prese con i dogmi della teologia, nella delicata dialettica tra obbedienza e libertà.
All’incontro fra popoli e religioni è dedicato Testimoni da lontano (venerdi 11 alle 19.30 allo spazio Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano), con il teologo gesuita padre Samir Khalil Samir, il camilliano padre Antonio Menegon, Rolando Picchioni, padre Gianfranco Testa e Ugo Zamburru.
Vent’anni dopo Capaci e Via D’Amelio, Falcone e Borsellino saranno ricordati da Salvatore Borsellino, Maria Falcone, Antonio Ingroia e Gian Carlo Caselli, coordinati da Loris Mazzetti. Nell’Arena Bookstock il ministro Anna Maria Cancellieri e Alfredo Morvillo ricorderanno ai ragazzi Giovanni Falcone e Francesca Morvillo.
Intanto Pino Aprile, sulla scia del suo fortunato Terroni, viaggia nel Sud e scopre che succede qualcosa proprio là dove si pensa che non succeda nulla, mentre Gianni Oliva tenta un bilancio equilibrato del regno dei Borboni.
Del ruolo dei giovani e delle donne nella rivoluzione islamica parlano Farid Adly, Francesca Caferri e Imma Vitelli, coordinati da Fouad K. Allam. Togliere, già detto sopra Sui temi dell’ambiente si confrontano Antonio Galdo, Luca Mercalli, Antonio Pascale, Ermete Realacci e Andrea Segrè, tra miti ingannatori, falsi progressi e innovazioni vere.
Nutrito come sempre il parterre dei grandi ospiti internazionali. Si comincia giovedì 10 con Henning Mankell, uno dei maestri del giallo svedese che si è imposto in tutto il mondo. Al Lingotto Fiere anche la scrittrice americana Elizabeth Strout: ritira il Premio Mondello Internazionale conferitogli dal giudice unico Paolo Giordano, che dialogherà con lei, suo dichiarato modello, sui segreti di un laboratorio letterario.
Attesi anche Tahar Ben Jelloun che parlerà della Primavera Araba, lo scrittore indiano Amitav Ghosh, l’americano Christopher Paolini, giovanissimo maestro le cui storie fantasy hanno entusiasmato un pubblico di milioni di adolescenti; l’inglese Patrick McGrath, che nei suoi romanzi esplora i continenti sommersi della follia, e quello che è forse l’autore più significativo della letteratura tedesca, Hans Magnus Enzensberger, a Torino con il suo nuovo libro I miei fallimenti più riusciti.
E ancora lo svedese Björn Larsson, che ha dedicato un romanzo satirico proprio ai caposcuola svedesi del giallo, da lui accusati di tetraggine; l’australiana Margot Steadman e la cilena Carla Guelfenbein. Torna al Lingotto anche Luis Sepúlveda con un nuovo libro di racconti.
Arriva dagli Stati Uniti Mark Allen Smith, sceneggiatore, giornalista investigativo e regista di inchieste tv, con un best-seller annunciato, Information Retrieval, che scava nei risvolti più neri delle multinazionali, dei servizi segreti e del crimine organizzato.
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