We love vintage

Fashion

We love vintage

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Tutto torna, prima o poi.

E si sa che le mode non passano mai. Ma proprio mai mai.

Chi l’avrebbe mai detto che quest’anno sarebbe stato concesso rispolverare

dall’armadio le giacche spallute delle nostre madri senza sembrare la rockstar

animata Jem? Che il power suit sarebbe tornato in auge, ripristinando le forme

squadrate delle rampanti in carriera degli anni ottanta, amanti del

giovanissimo gigolò Gere?

Si può, si può.

E si può andare anche molto più indietro nel tempo, grazie a capi e accessori

vintage che si possono trovare qui come in Italia, nei negozi o nelle fiere.

In Inghilterra un’esposizione da non perdere è il Vintage Fair, un’iniziativa

itinerante che permette ai rivenditori e agli appassionati di vintage di

incontrarsi in un’atmosfera a dir poco unica. E la tappa di sabato scorso ha

toccato proprio Londra, nel cuore del quartiere di Shoreditch.

Migliaia di capi, dagli anni venti agli ottanta, accessori di tutti i tipi e tante

cosine sfiziose. Come ad esempio il Vintage Tea Party dove i protagonisti sono

tazzine floreali e cupcake della nonna, il Vintage Hair Salon, in cui ragazze

dalle mani abilissime riescono a creare ondulature anni venti e acconciature

anni cinquanta in pochissimo tempo, e con un effetto finale stupefacente.

Il divertimento è assicurato, perché l’ampia libertà di scelta e le diverse

tipologie di prodotti a disposizione rendono ardua e avvincente la caccia

all’abito o all’accessorio giusto.

Occhio però, perché tra “vecchio” e “vintage” c’è una bella differenza.

Il capo vintage sopravvive nel tempo e di esso si nutre, resta baluardo di

epoche passate e dei conseguenti stili e forme, irripetibile e irriproducibile. Per

essere veramente vintage un capo deve avere almeno 20 anni, essere di

buona qualità e fattura (anche perché materiali scadenti con il tempo si

deteriorano) e in buone condizioni. E più il pezzo è unico, ben fatto e ben

conservato, e più il prezzo sale.

Ciò non toglie che ci si possa sbizzarrire con il vintage “basso”, da mercatino

per intenderci. Che magari non sarà così prezioso, ma che permette comunque

di divertirsi. Perché un bel foulard in seta o degli scarpini con tacco a

rocchetto, o una bella pochette di vimini intrecciata possono fare la differenza.

 

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