Diorever Bag by Dior

Diorever Bag by Dior

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Diorever Bag by Dior    Italiano-Inglese-New11

In Toscana, a pochi chilometri da Firenze, gli atelier di pelletteria Dior realizzano a mano quel capolavoro architettonico che è la borsa Diorever.

La nuova borsa della Maison è intramontabile anche nel nome: Diorever, Dior per sempre. Come un’opera architettonica in miniatura, ha richiesto più di nove mesi di sviluppo e necessita di oltre una giornata di lavoro per essere confezionata. E a giusta ragione: le curve strutturate, la pattina reversibile, il fermaglio metallico, i colori e i materiali talvolta contrastanti… tutto in essa rivela il miglior savoir-faire pellettiero.

La Diorever viene realizzata a mano nell’entroterra fiorentino. Tutto inizia dalla scelta dei pellami, selezionati in modo rigoroso. Il cuoio dev’essere perfetto, da tagliare con una lama affilata seguendo i cartamodelli dei quarantasette componenti della borsa.

Sul corpo della borsa l’artigiano realizza quindi una parte delle aperture destinate ai trentadue accessori metallici che la compongono. Utilizzando un martello a testa tonda, picchietta la pelle con una fustella in acciaio delle dimensioni esatte della fibbia stemma. Poi, con un’altra fustella rotonda, pratica dei fori dello stesso diametro delle sei calamite visibili che adornano il davanti, il retro e la patta della borsa.

Questa tecnica permette di creare dei contrasti di colore, perché ogni calamita è rivestita di pelle prima di essere cucita tra i due spessori. E siccome l’interno è importante quanto l’esterno, nei punti più sollecitati vengono applicati dei rinforzi.

I fianchi della Diorever vengono quindi posizionati su una forma in legno, che il modellista ha creato in base alle dimensioni dei tre formati della borsa e alle specificità dei materiali utilizzati.

Dal più prezioso al più tradizionale, passando per il più innovativo, ogni tipo di cuoio richiede una forma particolare, perché i pellami non reagiscono tutti in modo uguale e non si adattano alle curve del legno nella stessa maniera. Così, l’artigiano modella e lavora la pelle, come un sarto scolpirebbe un tessuto plissettandolo e drappeggiandolo su un manichino Stockman.

Arriva quindi il montaggio delle tre tasche interne, che vengono incollate, poi cucite a macchina, e quello dei manici, con attacco a vista sul davanti della borsa. Questa scelta estetica mette in risalto gli elementi di costruzione che contribuiscono alla bellezza dell’opera nel suo insieme.

Come una firma couture, il nome “Christian Dior” compare in rilievo sul nastro d’argento. A questo punto, l’artigiano posiziona la tasca posteriore grande e il resto dei dettagli in metallo (bottoni a pressione, piedini sul fondo, fibbie e attacchi della tracolla). Le parti interne ed esterne della borsa vengono cucite a macchina sui lati per una maggiore precisione. Infine, l’artigiano realizza a mano sei punti a sella su tutta la borsa. Ora la Diorever è pronta a perpetuare il savoir-faire pellettiero della Maison.


The House’s new bag is timeless down to its very name: Diorever. A Dior that’s forever, for every day. Like a small-scale of architecture. It was in development for over nine months and its production requires more than a day of work, and with good reason: its structured curves, its reversible flap, its metallic clasp, and its often contrasting colors and materials mean that it necessitates the highest savoir-faire in leather working.