Zuhair Murad FW 2016
Per l’inverno prossimo, Zuhair Murad parte alla riconquista di una Los Angeles by night, dove il glamour, sotto le luci al neon, raggiunge la massima espressione della sensualità attraverso creature in carne e ossa che si ispirano a Claudia, Cindy, Naomi, Linda, eroine degli anni ’90 e novelle muse, protagoniste indiscusse della scena della notte, fatta di party e tentazioni, in un esaltante mix di contrasti senza complessi e audacia senza censure.
Cappotti lunghissimi, coronati da spettacolari colli in pelliccia flirtano con minigonne e abiti che esaltano gambe infinite; la pelle abbinata al pizzo accende la seduzione, stili diversi coesistono disinvolti, le giacche sfoggiano bottoni dorati ispirati ai look di Michael Jackson, figura emblemtica di un decennio da rotocalchi. Glam’Rock.
La pelle, street e star, veste le diaboliche hell’s angels con chiodi e blouson ultracorti, pantaloni da biker e abiti a frange, perfetti per il dance floor più che per la strada; il trench in vinile nero la fa da padrone. Glam’baroque.
Il velluto luccica sotto forma di smoking e morbide silhouette pigiama; la maglia, piccoli cappotti e abiti corsetto s’illuminano di broccati e jacquard e scintillano di lurex. Il pizzo plissettato si accende di sfumature smeraldo, rubino, morganite.
Il temperamento è spregiudicato, l’andatura sicura di chi è consapevole di portare scompiglio sul tappeto rosso. Glam’graphique. Nero e bianco, abiti e tute si giustappongono e si alternano sfrontati, per un risultato ultrachic. Atmosfere bondage. Paillettes a spina di pesce catalizzano l’attenzione; la pelliccia kidassia scatena l’eccitazione.
Sono i tratti caratteristici di una femminilità incontenibile, sfacciata, pronta a tenere testa – e corpo – alla vita. E alla notte.
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