Una donna e la sua benda da pirata. La sua ultima testimonianza, proprio cinque giorni fa su Bbc, era stata sugli «insensati» bombardamenti a Homs in cui ha dato la vita. Marie Colvin, americana del Sunday Times, è morta raccontando la guerra dalla parte delle vittime come aveva fatto da 25 anni a questa parte insieme al fotografo francese Remi Ochlik. L’occhio l’aveva perso nel 2001 a Sri Lanka (ma aveva lo stesso mandato al giornale un pezzo di 3.000 parole dalla zona Tamil). La Polonia, che rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in Siria, sta ora trattando con le autorita’ di Damasco l’evacuazione della salma di Marie Colvin.
“L’ambasciata polacca in Siria sta cercando di ottenere l’evacuazione della salma della giornalista americana Marie Colvin”, ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero degli esteri polacco Marcin Bosacki.
Marie Colvin e Remi Ochlik sono morti nel bombardamento da parte delle forze siriane di un edificio trasformato in centro stampa a Homs, la citta’ roccaforte dell’opposizione da tempo sottoposta a pesanti attacchi e bombardamenti.
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