La magica notte degli Oscar si avvicina, i media ci tempestano già da tempo con pronostici e scommesse su chi vincerà la famosa statuetta d’oro. Per le categorie tecniche vi segnaliamo alcuni dei film in nomination per “Migliori Costumi” e altri che secondo noi avrebbero dovuto farne parte.
JANE EYRE: Per i costumi di Jane Eyre (film di Cary Fukunaga) il costumista Michael O’Connor (premio oscar 2009 per “La Duchessa”) si è ispirato agli abiti originali della prima metà dell’Ottocento, vite strette dal corpetto e gonne ampie con sottostrutture e sottovesti. Per gli elegantissimi uomini camicia, panciotto e giacca o frac. I vestiti invece della protagonista (Mia Wasikowska) inizialmente sono semplici e in tonalità del grigio, a identificare il suo ruolo e la sua condizione economica, ma nella seconda parte del film saranno più sofisticati e il grigio scomparirà.
THE HELP: Il film (in nomination per “Miglior Film”) da poco uscito nei nostri cinema è diretto da Tate Taylor con i costumi di Sharen Davis, che non è dovuta andare molto lontano per l’ispirazione dei suoi abiti, tipici delle donne americane degli anni 60. Fantasie floreali dai colori brillanti, giacche e cappotti doppio petto, colletti alla peter pan e abiti da sera con lustrini, il tutto corredato da acconciature vaporose tenute ferme da una spruzzata di lacca. Lo stesso tema lo abbiamo visto affrontato nelle collezioni P/E 2012 da alcuni stilisti come Prada, Mulberry, Versace e Blumarine.
Blumarine P/E 2012
Mulberry P/E 2012
Prada P/E 2012
Prada P/E 2012
Versace P/E 2012
MY WEEK WITH MARILYN: Nel film di Simon Curtis viene raccontato un capitolo particolare della vita privata della diva del cinema Marilyn Monroe (interpretata da Michelle Williams, in nomination per “Migliore Attrice”).La costumista Jill Taylor, dopo un accurato studio di libri e foto ha scoperto che Marylin preferiva vestire con abiti comodi, del tutto contrastanti con quelli che solitamente indossava sul set o con quelli degli anni Cinquanta.
ALBERT NOBBS: E’ la storia di una donna irlandese (Glenn Close) del XIX secolo che si traveste da uomo per trovare lavoro come cameriere. Il costumista Pierre-Yves Gayraud si è ispirato ad alcuni dipinti francesi e irlandesi dell’epoca, e girando per i mercati d’antiquariato è riuscito a trovare delle stoffe originali per rendere più autentici i suoi abiti. Il compito più arduo è stato sicuramente il look del protagonista, per cui bisognava cambiare la silhouette di una donna attraverso un abito.Il film è in nomination per la categoria “Miglior trucco”.
THE ARTIST: Un film muto e in bianco e nero che proprio per questo affascina ed emoziona. I costumi sono di Mark Bridges, tipici abiti degli anni Venti, eleganti in stile Charleston per le donne e completo in frac per gli uomini. Lo stesso tema è stato fonte d’ispirazione per alcuni abiti della collezione P/E 2012 di Gucci.Il film ha ottenuto ben dieci candidature agli Oscar.
Gucci P/E 2012
Gucci P/E 2012
Gucci P/E 2012
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