Marni New Montenapoleone Store
Marni si sposta ed apre il nuovo flagship store in Via Montenapoleone 12 nella corte di un palazzo storico.
Tantissimi ospiti per il cocktail di apertura dello store, fra cui: Gianni and Consuelo Castiglioni, Carolina Castiglioni, Andrea Baldo, Gilda Ambrosio, Arturo Artom and Alessandra Retini, Mario Boselli, Marta Brivio Sforza, Eleonora Carisi, Cesare Cunaccia, Barnaba Fornasetti, Virginia Galateri di Genola, JJ Martin, Tamu McPherson, Teresa Missoni Maccapani, Beppe Modenese, Helen Nonini, Candela Novembre, Rossana Orlandi, Erica Pelosini, Enrica Ponzellini, Bendis Ronchetti Illulian, Guido Taroni, Matteo Thun, Valentina Siragusa, Paolo Stella, Linda Tol, Viviana Volpicella.
Il progetto è nato dalla stretta collaborazione tra Consuelo Castiglioni e l’architetto Luz Maria Jaramillo, responsabile dell’Interior Design di Marni e supporto creativo sui progetti Marni Prisma e Salone del Mobile.
Marni Prisma, il progetto legato agli eventi del ventesimo anniversario, è fonte d’ispirazione del design della boutique. Uno spazio in cui convivono armoniosamente diverse geometrie, materiali, atmosfere: le mille sfaccettature di un prisma che raccontano differenti aspetti di un’unica e varia identità.
La boutique di 310 metri quadri si sviluppa su due piani. L’ingresso si apre su uno spazio geometrico, immaginato come una “scatola”, il cui volume si estende verso l’alto inclinandone i lati e spaccandoli all’intersezione e su una parete dedicata agli accessori.
Un elemento strutturale importante è la scala che porta al piano sottostante, il cui parapetto in cemento a doghe contrasta con una balaustra in vetro. L’alta parete tra i piani è rivestita da lastre in legno riciclatedal cantiere.
Le aree dedicate alle calzature, su entrambi i piani, sono delimitate da tappeti geometrici e divanetti in cavallino bianco o in velluto salvia, mentre nicchie dai ripiani con basi di canvas contengono le calzature.
Le cromie e i materiali giocano su netti contrasti: il pavimento in cemento dagli inserti geometrici in marmo, le pareti bianche, i tappeti composti da rettangoli di diverse tonalità e i blu e i verdi degli arredi in ottone laccato. Gli specchi diventano elementi strutturali e architettonici, staccati dalla parete e inseriti tra il soffitto e il pavimento.
Al piano inferiore si trovano un ampio spazio riservato alla collezione uomo e due aree distinte dedicate alle collezioni donna, collegate da un ambiente che si apre sul giardino interno.
Elementi dalle diverse forme, realizzati con materiali di recupero del cantiere, creano un allestimentografico e modulare sulla parete che ospita i bijoux.
Tre grandi figure geometriche di marmo nero rappresentano il riassunto di una coesistenza tra linee curve ed angoli retti, ribadita dai grandi Barrisol di diverse forme che caratterizzano i soffitti di entrambi i livelli.
Gli iconici rail in acciaio lucidato percorrono le pareti del piano superiore e di quello inferiore, in continuità con il passato in uno spazio completamente nuovo, testimone di un percorso di evoluzione stilistica ed espressiva.
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