Dior and I
Dior and I, il documentario diretto da Frédéric Tcheng e presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival di New York nel 2014, arriverà nelle sale italiane il 3 giugno. Il film ripercorrere le sette settimane che hanno segnato il debutto di Raf Simons alla direzione creativa della Maison Dior.
È l’1 luglio del 2012 e ci troviamo al numero 30 di Avenue Montaigne a Parigi: è la vigilia della prima sfilata haute couture firmata dallo stilista per Christian Dior. Nell’atelier, gli abiti vengono sottoposti agli ultimi ritocchi e, più tardi, il famigliare rumore di un tappo di champagne che si stappa attrae le petites mains allo studio. È giunta l’ora di tirare un bel respiro di sollievo. Dopo sette settimane di intenso lavoro, Raf Simons si confida: “Grazie per avermi accolto nella vostra famiglia”.
Gli spettatori sono i testimoni privilegiati della nascita di una nuova donna in fiore, un tributo alla donna presentata da Monsieur Dior alla sua primissima collezione, il 12 febbraio del 1947.
Il regista Frédéric Tcheng – che ha anche co-diretto Diana Vreeland: The Eye Has to Travel uscito nel
2011 – è presente per assistere all’eccezionale rinnovamento dello spirito e delle tradizioni della maison.
Dalla scoperta degli archivi alle prove, il documentario rappresenta una discreta immersione nella vita quotidiana dello stilista, oltre ad essere un documento storico straordinario. Recandosi a Granville in visita alla villa d’infanzia del couturier, Simons rivela che era titubante se continuare a leggere l’autobiografia Dior By Dior perché trovava le similitudini tra se stesso e Monsieur Dior incredibilmente sorprendenti.
Effettivamente i due condividono le stesse passioni: Raf Simons è sempre stato attratto dallo stile degli anni 50 e dal contesto creativo post-bellico, lo stesso in cui Christian Dior ha fondato la sua Maison diffondendo il suo linguaggio stilistico rivoluzionario in tutto il mondo.
Inoltre li accomuna la passione per l’arte contemporanea: Simons adora le opere di Sterling Ruby mentre Monsieur Dior, a suo tempo, collezionava i dipinti di Christian Berard e esibiva i dipinti di Pablo Picasso all’interno della sua galleria d’arte. Ma soprattutto, entrambi hanno una visione moderna della donna, ciascuno in sintonia con i propri tempi.
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