“L’elettricista suona sempre 220 volt” di Andrea Fiore

Fashion

“L’elettricista suona sempre 220 volt” di Andrea Fiore

283

Un inquietante assassino ha la macabra abitudine di arrostire le sue vittime con scariche elettriche e sta terrorizzando la città di Gravetown. L’ispettore Peter Haddock e il fido aiutante Dan Parrish brancolano nel buio. Il temibile serial killer ha già mietuto sedici vittime e dopo ogni omicidio sembra svanire nel nulla, lasciando dietro di sé ben pochi indizi: un bigliettino con la firma “L’Elettricista” e un numero ogni volta diverso. Intanto i due coraggiosi poliziotti sono a loro volta braccati dal bisbetico comandante Gas Major, che, deluso dagli scarsi risultati ottenuti, non esita a somministrare al povero Haddock continue lavate di capo. Riuscirà il goffo ispettore a scoprire la verità? Cosa significano i numeri che l’Elettricista lascia sulla scena del delitto? E, soprattutto, sarà in grado il povero Dan di evitare la disgustosa cena a casa del suo capo a base di pollo alle mandorle?

“L’Elettricista”, edito da Il Filo Albatros Roma nel marzo 2011, prosegue il fortunato genere semi-serial thriller inaugurato da Andrea Fiore nel 2009 con “Storia di morte, ricotta e mascarpone”, dello stesso editore. Un genere in cui la logica matematica del giallo e del noir gioca con il nonsense del demenziale puro, mediante l’uso spregiudicato della lingua italiana, che viene stressata e piegata a significati impropri, giochi di parole, boutades e calambour, che rievocano l’atmosfera del pastiche gaddiano.

 

Comments are off this post!