Andreas Gursky e la fotografia da record.

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Andreas Gursky e la fotografia da record.

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“Rhine II “ è il titolo della foto più costosa al mondo. L’ 8 Novembre 2011 quest’ opera del fotografo tedesco Andreas Gursky è stata battuta all’ asta da Christie’s   per la cifra di 4.338.500 dollari. L’ immagine è una veduta nebulosa del Reno, stampata in un formato di tre metri e mezzo, realizzata dall’ autore nel 1999. 

Andreas Gursky ( Lipsia1955) come altri celebri fotografi tedesci, Jörg Sasse, Thomas Struth, Candida Höfer e Thomas Ruff etc…è un allievo di Bernd e Hilla Becher presso la Kunstakademie di Düsseldorf. Il suo percorso artistico nasce nel segno dell’ ‘Arte Concettuale e minimalista. Gursky applica i principi stilistici della pittura nella realizzazione delle sue opere di grande formato e l’ elaborazione digitale delle sue immagini è parte integrante del suo progetto artistico.

Prima che esistesse photoshop, Gursky aveva iniziato ad intervenire sulle foto, sentendo la necessità di cancellare “concettualmente” certi particolari presenti al momento dello scatto. Un esempio? Eliminare un pallone di calcio dal campo durante la partita.  Gursky focalizza la sua ricerca estetica sul tema della globalizzazione, “ i non luoghi” contemporanei diventano i protagonisti delle sue opere: enormi impianti industriali, aereoporti, edifici residenziali, alberghi, edifici per uffici e magazzini, insieme alle mete turistiche preferite dalle masseetc…

Racconta nel suo lavoro metropoli come Hong Kong, Il Cairo, New York, Brasilia, Tokyo, Stoccolma, Chicago, Atene, Singapore, Parigi e Los Angeles…In una strana dicotomia ritrae i fenomeni globali e quotidiani con minimalismo riflessivo. Svela il caos e i paradossi di scorci del paesaggio urbano, -fabbriche, catene di montaggio, masse umane che si riversano sulle spiagge come le merci ammonticchiate sugli scaffali dei grandi supermercati- creando foto che sono un eco sordo della solitudine degli ultimi decenni. Fotografie grandi e audaci che sembrano romanzi, create per descrivere – e anche manipolare- con minuzia da incisore l’ aspetto artificioso della realtà. Lo spettatore di fronte alle opere di grande formato di Gursky, avrà la sensazione di “entrare” a far parte di un paesaggio, di cui nonostante la vasta moltitudine degli elementi presenti, potrà conoscere e apprezzarne tutti i dettagli. Il paesaggio desolato di “Rhine II, in cui domina un cielo grigio sul verde della laguna paludosa e rarefatta per via della nebbia è nelle parole di Gursky “un’ immagine allegorica sul significato della vita…”.  In un sussurro vorrei aggiungere che ” Rhine II” ricorda certi paesaggi cari a Ghirri.  

E’ possibile visitare la mostra “ Andreas Gursky” in corso fino al 17 Dicembre 2011 presso la Gagosian Gallery di New York522 West 21st Street.

Info http://www.gagosian.com/exhibitions/2011-11-04_andreas-gursky

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