AI MIGRANTI,Teatro Libero Palermo- da giovedì 17 a sabato 19 novembre

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AI MIGRANTI,Teatro Libero Palermo- da giovedì 17 a sabato 19 novembre

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Andrà in scena giovedì 17 novembre, con repliche sino a sabato 19, alle ore 21.15, lo spettacolo “Ai Migranti”, direzione e coreografia di Piergiorgio Milano, con gli interpreti: Elena Burani, Florencia Demestri, Piergiorgio Milano, Fabio Nicolini, Roberto Sblattero, Francesco Sgrò. Una produzione della compagnia 320Chili e dell’associazione Sosta Palmizi di Cortona. Coproduzione della Fondazione Musica per Roma con La Corte Ospitale di Rubiera, con il sostegno della Associazione Il Teatro Possibile, il Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino.

“Ai Migranti” è uno spettacolo tra la danza e il nuovo circo, che parla di migranti e migrazioni. Un susseguirsi di immagini evocative e pittoriche, un flusso continuo di movimenti e sequenze che rimandano alla chiara tematica dei popoli migratori. Nel 2010 ha vito il premio Equilibrio di nuova danza, promosso dalla Fondazione Musica per Roma, con la seguente motivazione: «…Offre un esempio poetico ed emotivamente efficace di lavoro collettivo. Gli artisti/interpreti hanno saputo coniugare le diverse esperienze di formazione in un risultato corale e armonico che prende, tra l’altro, ispirazione da un evento rilevante della nostra epoca, le migrazioni, che riguarda tutti noi. La giuria ha apprezzato la capacità di creare immagini evocative e pittoriche, risultato ottenuto con pochi mezzi e sfidando il linguaggio abituale delle loro discipline. La giuria incoraggia 320Chili a mantenere e sviluppare questo approccio».

Le migrazioni sono un andare di persone a piedi e per mare, nervi tesi, cuore sospeso ad aspettare l’Oltre, un andare avanti camminando indietro, fino ad accorgersi di aver fatto strada. Sono stati vecchi bauli e valigie di cartone, oggi sono buste di plastica e ciabatte di gomma, per chi è fortunato scarpe da ginnastica. Ed è il rumore del mare che culla il movimento di una cassa trascinata faticosamente a dare inizio allo spettacolo. Cassa che è zattera, scoglio, casa, nascondiglio, tavolo, scrigno di ricordi. Si esce e si entra in essa con salti, capriole, sfidando la forza di gravità. Lasciando così che l’impeccabile tecnica acrobatica degli interpreti venga piegata alla necessità del movimento a tratti descrittivo e a tratti simbolico.

“Ai migranti” vuole essere l’album fotografico dove ricordare, rappresentare e vivere tutte le condizioni della migrazione. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Lo spettacolo si serve, così, dei materiali piuttosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. È un viaggio sensibile, che considera tutti gli uomini, mirando a renderci presenti e partecipi di un’esperienza emotivamente forte, in cui diversi piani di lettura si sovrappongono. “Ai migranti” vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter ricordare, poter lasciarci trasportare in un viaggio altrui, magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo.

www.teatroliberopalermo.com

 

 

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