Foto credit: Giovanni Giannoni
La nostra gallery inizia volutamente dalla fine…o dall’inizio, da un concetto che da sempre forma il lavoro di Marcelo Burlon: il team e il potere del lavoro creativo quando diventa creazione di qualcosa di nuove, ma soprattutto un attitudine che racchiude il leit motiv del designer “relax means fun”, ecco quindi Marcelo che come alla fine…o all’inizio di una partita di calcio da il “cinque” a tutti i suoi modelli, che spesso sono anche suoi amici e collaboratori e artisti della musica/del ballo/della fotografia.
Dopo il debutto al Pitti Uomo a Firenze, Marcelo Burlon è di scena con la sua prima sfilata a Milano. Il ritorno a casa innesca un lungo viaggio che parte dalla Patagonia, completo di ballerini di Malambo con le boladoreas, e che si conclude con una visione bold del futuro, il tutto mentre definisce un’iconografia saldamente radicata nel presente.
Il patchwork di simboli ed elementi visivi è proverbiale: nel mondo unico di Marcelo i gauchos sono astronauti e la giungla urbana è un territorio di infinite avven- ture da affrontare con una gang, come Butch Cassidy e Sundance Kid, i fuorilegge de Il Mucchio Selvaggio, che si rifugiarono in Patagonia per un po’.
La collezione è visivamente assertiva. Forme funzionali vengono caricate con stampe impressionanti e mix di materiali diversi, diventando da combattimento con collage e scontri di associazioni visive inedite.
I pantaloni dei gauchos, quelli da bombacha e i ponchos di volume tradizionale vengono potenziati con elementi da performance come tasche multiple, cinture per attrezzi, protezioni.
Pixel a scomparsa, ricami, patchwork e motivi spaziali fanno da makeover a capi classici dello streetwear: felpe, pantaloni dal taglio asciutto, t-shirts e zainetti.
La ricerca delle radici è anche una necessità di auten- ticità che si traduce in nuove collaborazioni: giacche da aviatore con Alpha Industries, giubbotti e coperte con Pendleton, anfibi con Solovair.
Una palette di neri, bianchi e rossi rende il messaggio tagliente ed efficace, mentre la lavorazione dei capi aggiunge qualcosa di tattile.
Lo statement è ulteriormente sottolineato dalla collaborazione con Marcolin per una serie di occhiali iconici: un aviator inedito di pelle, completo di laccetto in neoprene e custodia in pelle, uno da sole in acetato con stampa interna e uno da vista con clip-on a specchio, entrambi con custodie in pelle a bassorilievo.
Le radici sono al primo posto in agenda; riappropriandosi della propria storia e mettendola in un contesto nuovo, Marcelo Burlon continua a forgiare una visione precisa dello stile contemporaneo, senza paura e di cuore.
After last season’s debut at Pitti Uomo in Florence, Marcelo Burlon stages his first show in Milano.
The homecoming triggers a far-stretching journey that starts in Patagonia – complete with Malambo dancers performing with boladoreas – and ends up with a bold vision of the future, all the while defining an iconography that is firmly rooted in the moment.
The patchwork of symbols and visuals is the byword: in Marcelo’s unique world gauchos are spacemen and the urban jungle is a territory of endless adventures to be fronted as part of a posse, like Butch Cassidy and Sundance Kid, the outlaws of the Wild Bunch who escaped in Patagonia for a while.
It is exactly this sense of belonging that makes County of Milan something more than just a fashion label. The collection is visually assertive. Striving on the power of collage, clashes and unprecedented associations, functional shapes are charged up with striking prints and mixes of different materials.
The performance/utility element – multiple pockets, tool belts, protective padding on capes and parkas – is merged with traditional shapes like ponchos, gaucho pants and bombacha trousers.
Fading pixel patterns, embroideries, patchworks and space age motifs give a powerful makeover to urban staples such as sweatshirts, tailored skinny trousers, t-shirts and backpacks.
Searching for roots also means an urge for authenticity that translates into new collaborations: flight jackets are developed with Alpha Industries, field jackets and blankets with Pendleton, utilitarian boots with Solovair.
A graphic palette of black, red and white makes the message sharp and effective, while intense craft gives pieces a tactile feel.
The statement is further highlighted by the collaboration with Marcolin on a series of iconic style of glasses: an unprecedented leather aviator – complete with neoprene strap and leather pouch – an acetate style printed on the inside and prescription style with a mirrored clip-on for sun protection, presented in an embossed leather case.
Roots are high on the agenda – by reappropriating his very own history and putting it into a new context, Marcelo Burlon continues forging a precise vision of contemporary style, at once fearless and soulful.
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