Foto realizzate col metodo stenopeico da non vedenti e ipovedenti palermitani verranno esposte in una mostra che sarà allestita nella sede dell’Unesco a Parigi. È quanto prevede il progetto “Montre moi qui tu es” (“Mostrami chi sei”) che ha coinvolto gli allievi dell’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” del capoluogo.
Quattordici studenti, diretti dagli istruttori francesi Francois Perri, Fausto Urru, Christine e Lea Talabard, e dal docente dell’istituto, Felice Gulotta, hanno realizzato scatti fotografici con delle boite stenopeiche, vere e proprie “buatte” con un buchino di circa un millimetro, dentro alla quale si poggia una pellicola o un foglio di carta fotografica che, dopo una lunga esposizione, diventa negativo da stampare. Così per una settimana Vincenzo Benigno, Filomena Autiero, Tiziano Ferraro, Antonino Pillitteri, Antonino Mazzara, Giorgia Inzinzola, Stefano D’Alessandro, Alessandra Di Peri, Claudio Romeo, Ignazia D’Agostino, Salvatore Renda, Antonella Noto, Carmen La Sala ed Elena Iacob sono diventati fotografi, cimentadosi con il principio della “camera oscura”.
La mostra verrà allestita tra un anno (il 2 dicembre 2012) e in quella occasione verrà anche presentato un libro fotografico e un documentario che testimonieranno i vari momenti del lavoro svolto, unitamente a impressioni, stati d’animo ed emozioni dei singoli partecipanti ai vari atelier. Successivamente (nella primavera del 2013), l’esposizione si sposterà a Palermo.
L’iniziativa (che coinvolgerà a febbraio e aprile anche i non vedenti francesi) è stata realizzata in collaborazione con l’Association Dialogue de l’Image di Parigi e realizzata in partenariato con la Faf (Federazione dei Ciechi di Francia) nel quadro del programma “Label Paris Europe 2011”.
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