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L’infinito può essere tutto ma è anche niente. La collezione Spring/Summer 2015 introduce il concetto astratto di tutto è probabile e impossibile, senza limiti, senza legami, nono convenzionale.
Sarà possibile per un capo non avere limiti? Nessun orlo convenzionale?
L’esplorazione di questa idea inconsueta da come risultato abiti senza orli; le estremità di un abito si allunga e si risvolta e si trasforma in un altro capo…l’orlo di un abito si fonde in una giacca, trasformando due pezzi in un unico capo.
Le maniche sono unite a pezzi di tessuto che leggeri svolazzano dietro chi indossa l’abito. Ispirate dalle curve del simbolo dell’infinito, cuciture curve sono usate per creare la silhouette principale della collezione. I capi si appoggiano morbidamente sul corpo di chi li indossa, riuscendo contemporaneamente a creare grandi forme avvolgenti.
“L’impossibilità di definire l’infinito è comunque parte della definizione dell’infinito.”
Lo stile Max.Tan
Seria ma mai severa, minimale ma mai semplice, fragile ma mai debole. Esperimenti con tagli imprevedibili e idee semplici che si espandono all’infinito sono le linee guida che definiscono il linguaggio Max.Tan. Massimizzando idee minimali, i risultati di questo linguaggio complesso a volte sono un raffinato e interessante esperimento che fa esplodere le proporzioni classiche.
Grandissima attenzione della maison è riferita alla sartorialità e al drappeggio per creare silhouette inaspettate con mood austeri, ma mai tristi. I tessuti giocano con i volumi, forme e uso di un abito, maschile, femminile, oversize, undersize, decostruzione, ricostruzione e trasformazione.
Questi sono gli elementi e le coppie di contrasti che informano il DND di Max.Tan.
ENGLISH TEXT
Serious but never severe, minimal but never simple, fragile but never weak.
Experiments with quirk cuts and expanding on extremely simple ideas define the Max.Tan language. Maximizing on minimalistic ideas, this complex language results in details that are sometimes blown out of proportions. Much of the label’s attention is paid to tailoring and draping while creating unexpected silhouettes and austere moods. The garments play with volume, modified shapes and use, masculine, feminine, oversized, undersized, deconstruction, reconstruction and transformation.
These factors form the underlying DNA of max.tan. The label advocates an alternative and quiet fashion lifestyle.
Infinity may be everything, but it’s also nothing. Max.tan’s Spring/Summer 2015 collection introduces the abstract concept of everything probable and impossible, the limitless, the unbounded, and the unconventional.
Will it be possible for a garment to have no ends? No conventional hems, nor cuffs?
The exploration of this vast idea results in hybrid garments with no hems; end of garments are lengthened and flipped up, transforming into another garment, e.g the hem of a shirtdress is extended into a jacket bodice, morphing a two-piece garment into one.
Sleeves are conjoined together with fabrics flowing one side to another, leaving a drape behind the wearer. Inspired by the curves of the Infinity symbol, curved seams are tactically used to create the main silhouette of the collection; Volumes. Pieces are hung onto the wearer’s body lightly; yet creating big shapes and forms.
“The inability of defining the infinite is part of the definition of the infinite, as well.”
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