Un personaggio eclettico, innamorato della moda, sedotto dallo stile, sempre in giro fra sfilate e presentazioni, party e eventi. Da un po’ di tempo se gli chiedi “come ti chiami” lui risponde “Cyprien that’s all”, siamo riusciti a fermarlo per una mezz’ora per fargli alcune domande.
Quando e com’è nata la tua passione per la moda?
La passione della moda è nata, credo, sin da subito, già all’eta di 9 anni volevo fare lo stilista senza ancora sapere realmente cosa significasse…mentre gli altri bambini leggevano i fumetti io sfogliavo tutte le riviste di moda che mi capitavano fra le mani..ed ero innamorato delle fotografia, degli abiti…delle top model e di tutto cio che la televisone e e i giornali mi raccontavano del mondo della moda. Mi nutrivo di immagini, era più forte di me, era nel mio DNA.
La prima sfilata a cui hai partecipato? Qual è il momento di quella giornata che ricordi ancora oggi?
Grazie alla scuola di moda che frequentavo,mi avevano dato degli inviti, mi ricordo che era gennaio quindi sfilavano gli uomini…mi ricordo l’attesa di quel momento, l’emozione di essere seduto lì ad una vera sfilata dopo averne viste migliaia sulle riviste… mi ricordo che avevo impiegato ore e ore per preparami a questo evento…e poi in 15 minuti era tutto finito…Ma con le sfilate donna di febbraio le cose sono andate sempre meglio, oramai sono nel mio ambiente, lo stupore e l’impazienza hanno lasciato lo spazio all’attenzione e al piacere puro di vedere gli abiti indossati sfilare in passerella. Francamente non so dirti a quante sfilate ho assistito in giro per il mondo.
Il tuo stile è decisamente esplosivo, ti capita a volte di guardarti allo specchio prima di uscire e dire “too much” e cambiare outfit?
Il mio stile deriva dall’energia che metto in ogni cosa che faccio…amo cio che faccio, amo comunicare con i colori e con lo stile… Mi piace selezionare i vestiti e farmi un’idea di come potrei abbinarli….ma la magia arriva quasi sempre all’ultimo…può essere un particolare, un accessorio o un modo inconsueto di indossare un capo classico. Dedico tantissimo tempo a creare un outfit, per farti un esempio: quando devo preparare gli outfit per Parigi sto su l’intera notte per provare gli abbinamenti e cerco sempre di tirare il “thatsall” che c’e in me…forse avolte esagero forse no, ma è comunque, sempre, una forma di comunicazione…questo è quello che sono e lo dico anche con gli abiti che indosso e come li indosso…senza dubbio amo sperimentare, provo a creare una “thatsall” collection ogni volta che esco di casa.
Anche se vivi in Italia da sempre, c’è qualche ispirazione che proviene da mother Africa?
L’ispirazione arriva dall’anima, da quello che sento nel momento in cui vedo un capo o un accessorio e spingo la mia energia creativa per valorizzarli al meglio. L’Africa è in me, dentro al mio cuore, è parte del mio sangue e lo si vede nei colori che scelgo e nella mia anima eclettica.
Un accessorio o un capo da recuperare dal tuo guardaroba da liceale.
Di sicuro lo zainetto che è ormai una sorta di mio signature accessory e le bretelle che amo collezionare.
Ti abbiamo visto in giro con una bici customized “cyprienthatsall”, parlaci di questo progetto green.
È il momento opportuno per il cambiamento in una città come Milano, penso si meriti una mobilità ecologica senza mancare, perchè no, di essere anche fashion!!! Certo è una bici che ha un costo non cheap ma muoversi sapendo di inquinare il meno possibile non ha davvero prezzo secondo me…se poi ci saranno anche degli incentivi per gli acquisti di mezzi green allora si potrà parlare di un piccolo cambio di “marcia” per le persone che amano l’ambiente e anche la moda!
Bisogna avere delle idee e cercare di portarle avanti, il progetto delle biciclette è un progetto molto ambizioso ma non mi scoraggio, credo che prima di portare un prodotto in commercio debba essere testato, e cosi dopo averci lavorato per 4 mesi ho deciso di farla vedere durante la fashion week di Milano.
Ho ricevuto ottime recensioni da persone insospettabili desiderose di vedere e seguire l’evoluzione del modello e di sapere quando verrà messo in commercio
Diciamo che gli scatti di me sulla bici hanno fatto un po’ il giro del mondo…Era da un anno che desideravo avere una bicicletta elettrica fuori dal comune diversa da tutte le altre….e cosi l’incontro con Marcello e stato “fatale”, rendendo reale cio che io avevo solo immaginato…Saremo pronti per il lancio in tempo per l’inizio dell’Expo.
Un hashtag per 3 fashion week: Milano, Parigi, Londra.
#cyprienthatsallformilanofashionweek #cyprienthasallforparisfashionweek #cyprienthatsallforlondonfashionweek…ah ah scherzo, in realtà cerco sempre di dare un mio punto di vista molto personale sulle fashion week a cui partecipo, certo sarebbe un sogno poter un giorno organizzare davvero una #cyprienthatsallfashionweek!?!
A quanti eventi e party partecipi durante le fashion week e soprattutto…quando dormi?
Gli eventi delle settimane della moda sono veramente pazzeschi, a volte capita di iniziare con un cocktail…poi una serata magari con uno special dinner e poi gli after party…io sono sempre molto organizzato e non voglio assolutamente perdermi nulla. Ok, so cosa stai per chiedermi…si mi piace fare festa a chi non piace…ma gli eventi delle fashion week per me sono importanti occasioni di pr, sono quei momenti in cui in un mood diverso da quello del defilé si può trovare lo spazio per chiacchierare e conoscere nuovi amici o parlare di possibili collaborazioni. In questi periodi non mi fermo mai a volte mi capita di partecipare a tantissimi eventi in una sola giornata, ma ho tantissima energia e voglia di fare, la stanchezza? A quella ci penso quando torno in albergo!
Tantissime foto di ritraggono con personalità del mondo della moda, della musica, del cinema…raccontaci qualche curiosità del dietro le quinte di uno di questi scatti…
Ci sarebbe un intero capito da aprire al riguardo…ho incontrato tantissimi personaggi e per mia fortuna sono sempre stati molto carini con me…memorabile è stato l’incontro con i miei miti Valentino Garavani e la cantante Missy Elliott.
Di curiosità ce ne sono tantissime ma al momento mi viene in mente l’incontro avvenuto in via del Gesu con Karl Lagerfeld: mi apprestavo a percorrere la via quando tutto ad un tratto mi è apparso lui Karl…per un po’ continuo dritto poi realizzo che è davvero lui e torno indietro…gli faccio vedere la maglietta che avevo su…con su scritto “I LOVE KARL”, lui disponibilissimo si ferma e così facciamo due chiacchiere, un momento che mi porto ancora nel cuore.
Poi l’incontro con Anna Wintour, erano anni che la vedevo passare e mi sfuggiva ogni volta, a Parigi ho avuto la possibilità di parlare un po’ con lei raccontandole anche un po’ di me…la foto mi piace da morire.
L’incontro con Cindy Crawford alla sfilata di Cavalli.
Sul set con Valentino Rossi chiusi per ore dentro una cinquecento gialla per girare lo spot di un birra.
Ho incontrato come dicevo tantissimi personaggi, fare una foto con loro è per me un modo di catturare un momento, per alcuni potrà sembrare vanità…per me rappresentano degli istanti in cui ho incontrato delle persone che ammiro, vuoi per il loro stile o per la loro creatività. Quello che cerco è avere la possibilità di comunicare qualcosa, di scambiare anche poche parole, di rubare un segreto chissà…
Spesso questi personaggi hanno un entourage che li tiene un po’ lontani dagli altri ospiti in un party, come riesci ad avvicinarti e a creare un contatto?
Vuoi sapere se ho una ricetta magica? Ok…te la dico…in realtà non ne ho, forse è il sorriso e la gentilezza, di solito funziona e spesso dei personaggi che prima vedevo irraggiungibili ho avuto poi modo di conoscerli e avere un confronto. È successo con Anne Wintour, di certo il personaggio a lei ispirato nel “Diavolo veste Prada” non la rendeva ai miei occhi una persona molto socievole e invece…è stata davvero simpatica e disponibile. E poi Lapo…lo incontrai per la prima volta più di 10 anni fa ed è stato il primo a darmi fiducia, ora ogni volta che ci incontriamo facciamo quatttro chiacchiere in amicizia e mi chiede update sui miei progetti.
Raccontaci un po’ della tua collaborazione con Christian Correnti per i papillon Chricy, com’è nata? Può un accessorio (in questo caso un papillon) salvare un look dall’essere anonimo?
Non ho mai amato essere anonimo, partiamo da questo presupposto…Allora l’incontro con Christian e’ nato una sera ad un evento a Milano, lui mi ha fermato e mi ha raccontato che faceva papillon da 4 anni e mi ha invitato la settimana successiva per andarli a vedere..lui mi conosceva già perchè aveva visto alcune mie foto negli articoli di street-style. Quando ho visto le sue creazioni ho capito subito che c’era una sintonia e cosi’ ho incominciato a usarli nelle fashion week di Milano ,Parigi, al Pitti e in tutte le occasioni…le feste, le intervite e anche mia vita di tutti i giorni…. Da li ci siamo detti, perchè non facciamo una nostra collezione? Cosi nel giro di 4 mesi abbiamo studiato una linea molto raffinata e esclusiva: i papillon sono tutti realizzati a mano con materiali di pregio… abbiamo ricevuto richieste da molti negozi nel mondo che sono interessati ad averli in esclusiva. Chricy nasce per una clientela di nicchia, per coloro che amano il made in Italy
In questo mese di giugno nel mio tour della moda che è partito da Firenze, Milano, Parigi e Roma li ho indossati ed ho avuto ottime impressioni da giornalisti, celebrity e amanti della moda.
Quindi per rispondere alla seconda parte della domanda…direi di si, un accessorio – come la mia linea di papillon ad esempio – puo’ decisamente salvare un look dall’anonimato.
Come nasce una collaborazione…magari con dei nuovi designer?
Le ricette sono molteplici o ti fai notare tu…o ti notano loro…la cosa principale però è che bisogna prima di tutto amare cio che si fa e cercare sempre di mettersi in discussione, avere una mente molto aperta e stare al passo con i tempi facendo ricerca. Io ad esempio cerco di creare una collaborazione con un brand solo se il loro stile mi entusiasma…tutto poi deve nascere e crescere in modo molto naturale, senza forzature, se i nostri mondi (il mio e quello del brand) si incontrano e scocca una scintilla creativa, ok…se no, ci saranno altre occasioni.
Cosa bolle nella pentola di cyprienthatsall? Magari una capsule collection di t-shirt?
La pentola di cyprienthatsall è in realtà un pentolone pieno di tantissime cose…ho avuto contatti con molti brand che mi hanno chiesto di collaborare con loro, gli piace la mia energia e il mio entusiasmo. Al momento non posso ancora dire nulla…ma anticipo che accadranno cose molto interessanti.
Per quanto riguarda una mia linea di t-shirt è un progetto a cui ho pensato ma ci voglio arrivare preparato, voglio che mi rispecchi a pieno, che sia figlia del mio stile e sia anche un po’ fuori dagli schemi…un po’ come me. In questi anni ho imparato che bisogna di sicuro essere creativi, curiosi ma allo stesso tempo ci vuole anche una conoscenza della parte commerciale e produttiva per trasformare le idee in prodotti e per farli arrivare alle persone che potrebbero apprezzarli. Entro due anni sarò pronto per sbarcare nei concept store più cool…chi mi conosce si aspetta questo da me e io sono pronto per questa sfida. Bisogna tirare fuori il “thatsall” che c’è dentro ognuno di noi…cos’è il “thatsall”? È quel qualcosa che ognuno ha dentro di se, è quello che ci distingue dagli altri e che ci rende unici, il segreto è trovarlo e saperlo valorizzare…il mio sito si chiama così per questo motivo www.cyprienthatsall.com.
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