Il 23 settembre 2011 la Galleria Bianca Arte Contemporanea di Palermo inaugura il solo-show dell’artista di origine americane William Marc Zanghi. Reduce dall’ultima Biennale di Venezia e dalle personali di Colonia e Barcellona presenta la mostra dal titolo Being There, tratto dalla trasposizione cinematografica del libro Presenze dello scrittore Jerzy Kosinski. In mostra una decina di tele inedite, raffigurazioni di giardini psichedelici, abitati da simboli di mediocrità e violenti animali resi superficialmente inoffensivi dai colori vivaci. William Marc Zanghi, per la mostra va oltre la semplice rappresentazione pittorica, per la prima volta si appropria della tridimensionalità e realizza piccole sculture prosecuzione cromatica dei suoi lavori.
L’artista sembra ispirarsi per l’occasione alla celebre trascrizione del libro, racconto di un giardiniere analfabeta, ossessionato dalla tv, la cui banalità intellettuale viene scambiata per profonda saggezza e pone l’attenzione su universi bucolici chiusi, abitati solo da pochi elementi vitali, protetti mentalmente e fisicamente da confini di recinti cadenzati. Micromondi colmi di cromie stridenti celano storie e vissuti insoliti e si nascondono al mondo che sorge al di là delle barriere. La vita fuori non interessa, la storia si svolge nella totale inettitudine di quel luogo. La mediocrità, impersonata talvolta da personaggi ripescati dalla cultura televisiva, diventa la chiave per rappresentare la leggerezza umana, la inconsapevole e piacevole incoscienza che accompagna l’essere vivente nella vita e lo sospende dalla inquietudine del sapere. Le composizioni di Zanghi sono azioni sollevate dal tempo, sono fantasie e gesti che si uniscono ad una trama cromatica che passa dal rosa acceso al sabbia chiaro perdendosi talvolta in cumuli e texture puntiformi, micro e macro, di paesaggi indeterminati. Fiotti di colore a smalto, dall’origine misteriosa, cadono e penetrano nel suolo per riemergere dirompenti in forme di nature tentacolari cariche di energia e simbolo di una rinascita che conforta. La pittura si fa vibrante e dalla bidimensione passa a rivestire interamente creature di plastica, prolungamento e completamento delle tele. Sono sculture piccole ed intime, trasposizioni segniche disseminate nello spazio, che si sommano al registro ornamentale di Zanghi composto da colombe bianche, occhi di pesce, cerchi colorati, pupazzi dalle fattezze di macchie e frutti colanti. Accostamenti acidi e stridenti, pennellate svelte inscenano paesaggi in evoluzione, dove la mediocrità umana e lo smarrimento animale soccombono ad una natura ammorbante e libera e ciò che accade, ciò che è, “diventa solo uno stato mentale”. William Marc Zanghi Wichita (Kansas) 1972. Vive e lavora a Palermo Principali mostre personali: 2011 Glue, Mito Contemporary Art Gallery, Barcellona (SP); 2010 William Marc Zanghi, BonelliLab, Canneto sull’Oglio (MN); 2009 Vive Palermo!, Gallerie Binz & Kramer, Colonia; 2008 Landscapes, Palazzo della Ragione, Asolo (TV); 2007 Siberia, BonelliLAB, Canneto sull’Oglio (MN); 2004 Jungla d’asfalto, Galleria 61, Palermo Bianca Arte Contemporanea Discesa San Domenico 4 90133 Palermo dal mer. al sab. | from wed. to sat. 16:00 – 19:30 mob: +39 091.5084918 mail to: info@galleriabianca.com
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