The Naked Truth

Fashion

The Naked Truth

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di Michele Dotto

Qualche giorno fa si è svolta la serata per l’assegnazione dei premi da parte del CFDA (council of fashion designers of America), un evento che celebra la moda e le icone di stile cercando di cogliere lo zeitgeist di ogni anno. Come ogni evento che si rispetti questo esiste – anche – in quanto è fotografato e condiviso, “sharing is the new form of being”. Un red carpet di un evento dedicato alla moda è quanto di più fotografabile e fotografato, questo va da se…cosa succede se Rihanna (insignita del premio style icon of the year) si presenta con un vestito interamente di swarovsky che la veste fino ai piedi lasciandola però (quasi) completamente nuda?

Succede che le sue foto vengono moltiplicate, salvate, replicate in un infinito caleidoscopio che vomita sempre le stesse immagini, inondando anche Facebook e Instagram: due social network con una policy per le immagini NSFW* piuttosto rigida.

*NSFW > not safe for work: immagini di nudo o comunque “non adatte a essere visionate sul computer dell’ufficio”

Il nudo crea ancora scandalo? Il nudo offende? il nudo spaventa?

Facciamo un passo indietro, Adamo ed Eva vivevano…ok, ok, non così indietro! È indubbio che la diffusione dell’accesso ad internet nelle case e ormai anche nei nostri smartphone, ha reso estremamente semplice e veloce la ricerca di qualsiasi immagine…cough cough, qualsiasi ( 😉 ) ! Dove sta la novità allora? La novità sta nel fatto che facebook prima e instagram poi (il fatto che il primo abbia acquistato il secondo non deve essere un caso) si impegnano con particolare forza in una battaglia contro il nudo che appare, se non ridicola, quanto meno anacronistica anche se sicuramente comprensibile nella logica di “questa è casa mia e si fa come dico io”.

Alcuni casi eccellenti.

-25 ways to leave your followers.

La top model Anja Rubik, ideatrice del magazine “25” , ha iniziato una campagna “social” (chi lo avrebbe mai detto) lanciando #dontfearthenipple (#nonabbiatepauradeicapezzoli). Il tutto nasce da un fatto, l’account instagram di “25” è stato cancellato dal giorno alla notte per aver pubblicato una foto di Anja sulla passerella di Antony Vaccarello con indosso una blusa in sheer che lasciava poco all’immaginazione. Il punto è che non solo l’account è stato cancellato ma addirittura senza un preventivo warning ufficiale, il tutto ha scatenato una guerra di fazioni: i new puritans da un lato (no, non la band) e i #dontfearthenipple. Ma come si dice “se la vita ti da solo limoni…fai limonate” e allora Anja ha fatto realizzare una serie di t-shirt che presto è andata esaurita, se ne parlano male fai in modo che ne parlino ancora di più.

Ad oggi 25 magazine non ha riaperto il suo account instagram e ha spostato la sua comunicazione sul solo twitter che diffonde anche le loro immagini (anche quelle NSFW).

Anja Vaccarellodontfearthenipple

The “Coppertone” effect.

Ed eccoci ritornare a Rihanna e al gatto che si morde la coda…Rihanna ha continuato a tirare la corda finché la stessa si è spezzata, e anche l’account di Riri è stato terminato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso alcune immagini tratte da un editoriale per “Lui”, che ritraevano la nostra Barbadorena nuda e vestita soltanto di tan-lines (ricordate l’iconica immagine di Coppertone?), immaginiamo che in questo caso Instagram avrà aspettato un bel po di tempo prima di cancellare l’account, visti i suoi mille milioni di followers.

Ironia della sorte, le immagini NSFW di Rihanna ai CFDA hanno riempito milioni di account di instagram…che difficilmente saranno cancellati. Rihanna è nuda, viva Rihanna.

Rihanna due version

-Scout The Nipples.

Ultima paladina a difendere la questione è Scout Willis che al grido di #dontfearthenipple ha realizzato un guerrilla editorial per le strade di New York City, vera fede o solo uno stunt pubblicitario? Considerato che ahimè vive ancora la fase “figlia di…” in virtù di papà Bruce, forse i maligni propenderanno per la seconda ipotesi, ma l’aria svagata e vagamente hippy di quella gonna hobo-vattelapesca me la fanno apparire spontanea, sincera (ok la penso proprio come voi).

scout scout nipple

She got stars in her eyes (ok not exactly in her eyes).

Nicky Minaj, che di certo non ha il pudore di una educanda dell’800, ha pubblicato negli ultimi due giorni decine di foto dell’outfit sfoggiato nel suo trionfale concerto con Lil Wayne e Drake. Come vedete nella foto il top è trasparente tanto quanto (se non di più) il vestito di Rihanna, e allora? E allora il trucco c’è e si vede, due divertenti “nipple pasties” a forma di stella.

Nicky minaj star

Eccovi quindi esposti i fatti, vi lascio con qualche domanda che sono da intendere più come riflessioni col punto interrogativo alla fine.

Davvero abbiamo ancora paura dei nipples? (si i capezzoli avete capito bene) Giusta quindi la levata di scudi di instagram per coprire i nipples? Bastano due stelle al punto giusto e nessuno si scandalizza più? O ci sono figli e figliastri? (Rihanna e Nicky)

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