Olfattorio Bar a’ Parfums – Les Florales

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Olfattorio Bar a’ Parfums – Les Florales

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Les Eaux : due collezioni diptyque che viaggiano nel cuore delle fragranze, esplorandole in tutta la loro naturalezza.

La prima, Les Hespéridés (le Esperidate), è consacrata agli agrumi, la seconda, Les Florales (i Fioriti), dà vita ai fiori emblematici della profumeria. Eau Rose rendeva omaggio alla “regina dei fiori”, Eau Mohéli a un ylang-ylang dalla veridicità sorprendente, un nuovo capolavoro, Eau de Lavande, si inchina alla delicatezza di questo piccolo fiore il cui blu luminoso invade i campi del sud della Francia. Pensate come eau de toilette, che si ama avere per sé e condividere con gli altri,queste composizioni hanno molteplici sfaccettature al pari delle fragranze più pure. Un grande rigore presiede alla scelta delle materie prime, l’elaborazione della loro unione è raffinata e sofisticata: l’emozione è intatta, di quelle che solo la natura sa regalarci.

 

EAU DE LAVANDE

 

 

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La Lavanda. Per evocarla, proviamo a farne il personaggio di un racconto tanti sono i riferimenti a questo fiore nella letteratura provenzale. Jean Giono vede in lei “l’anima dell’alta Provenza”; altri scrittori provenzali quali Frédéric Mistral, Marcel Pagnol e Alphonse Daudet se ne fanno emissari… Il suo colore è di quelli che hanno tratti in comune con l’ombra e la luce, un blu unico che da lei prende il nome. La lavanda. La sua storia risale all’antichità, attraversa i versi delle Bucoliche di Virgilio, il Medioevo ne scopre le virtù terapeutiche e la battezza con un nome derivato dal latino che significa lavare: è simbolo di protezione… Fiore coltivato nelle regioni mediterranee, nel XIX secolo diviene un profumo ricercato di cui va pazza la regina Vittoria, ” … selvaggia gariga che odorava di lavande” scriverà André Gide… Ha la complessità delle nature generose. Saggia e amichevole è l’intimo della nostra memoria: profumo dei campi blu scaldati dal sole, odore rassicurante degli armadi pieni di biancheria di lino bianca. Questo fiore elegante, cattura l’essenza di un gentleman inglese.

Uno dei fondatori della maison diptyque era britannico e tutti e tre condividevano il gusto per le ispirazioni inglesi; questa è una delle peculiarità che ha forgiato l’identità di diptyque. L’Eau de Lavande, rende omaggio a questo grande classico della profumeria, esaltandola bellezza di questo profumo raro, spesso e ingiustamente definito con interpretazioni sbrigative. Questa Eau le restituisce il suo posto d’onore e ci fa rivivere questi istanti durante i quali la natura s’impone ai nostri sensi. Ma la Lavanda non si lascia assaporare così facilmente e l’assoluta, per deliziosa che sia, non ne restituisce il profumo naturale. Bisogna usare qualche astuzia per giungere, alla fine, a quel profumo dolce dell’infanzia che ci trasporta fuori dal tempo nel cuore di quelle estati felici e spensierate.

È un fiore, certo, ma essiccato dal sole, si distingue per un aroma più cupo, più legnoso. Si intrecceranno quindi tre lavande francesi. Un’assoluta di lavanda provenzale, usata di rado per la sua preziosità, nota di fondo sostenuta da qualche goccia di incenso e di sandalo; un’essenza di lavanda Vaucluse, più fiorita, una lavandina dell’altopiano di Valansole, più aromatica… Semi di coriandolo, noce moscata e foglie di albero della cannella rendono speziata la composizione, vibrante incarnazione di una natura sublimata. La fragranza è calda e sottile, viva e delicata…

Per rendere perfetto questo ritratto, flacone e confezione mettono in primo piano il fiore, lo lo lasciano libero di invadere lo spazio. Così l’astuccio è ornato di una lavanda chiusa a bouquet e bordato del suo colore, mentre l’ovale emblematico apporta la freschezza di una fontana: la Provenza in qualche tratto. Quanto al roll-on – le sue dimensioni ridotte lo rendono il compagno per ogni istante – steli sparsi e colorati si intrecciano e si levano verso il cielo in uno slancio gioioso… “La lavanda profumava fino alle stelle…” (Arthur Rimbaud)

GERANIUM ODORATA

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Ogni fiore racchiude in sé un mistero. E quello più familiare, quando si inizia a decriptarne l’aroma, riserva una quantità di sfaccettature singolari. Proprio come les Hespéridés esaltano gli agrumi del bacino del Mediterraneo, les Florales di diptyque, secondo capolavoro delle Eaux parfumées, esaminano le architetture complesse dei fiori iconici usati in profumeria. Profumi delicati dei quali la natura conserva gelosamente gli arcani… paziente costruzione in cui ogni fase è il riflesso del rispetto portato alla naturalezza di queste creazioni esemplari. Dopo l’Eau Rose, ritratto fedele del più emblematico dei fiori, l’Eau Mohéli, che restituisce all’ylang-ylang la sua autenticità, Geranium Odorata ci conduce in boschetti color carminio la cui fioritura primaverile annuncia nei giardini e sui balconi, l’arrivo di una stagione felice e assolata.

Il geranio, tanto maschile quanto femminile, possiede alcune caratteristiche simili alla rosa. È vivace, fresco, pimpante… e variegato. Se per diptyque è ora oggetto privilegiato d’attenzione, in quanto riflette il gusto della maison per la semplicità, con un pizzico di malizia, numerosi sono anche i pittori che lo hanno preso a modello, amichevole compagno della loro vita quotidiana.

Claude Monet, nel suo giardino di Giverny, ne fece dei boschetti le cui macchie rosso fuoco raccontano la ricerca impressionista della luce e fanno rivivere dentro di noi queste note fiorite, insieme verdi e rosate, lievemente colorate di clorofilla. Cézanne, nella pittura a olio, ad acquarello cerca di offrire un ritratto intimo, dalla precisione commovente delle sue foglie a lobo. Come ad estrarne l’essenza, poiché è proprio da queste che emana il loro profumo. August Macke e Emil Nolde, ne offrono l’espressione più vivace, in vasi saggiamente allineati davanti alle finestre o in cespugli, infiammano lo spazio con le loro sinuosità ardenti, come il loro profumo illumina il ricordo leggermente pepato dei loro effluvi, la cui asprezza delicata si mescola alla freschezza generosa. Quanto a Matisse, egli espone con calma e convinzione tutto ciò che ama della pianta. I molteplici aspetti che forgiano la sua rarità. Proprio come diptyque ne svela le sfaccettature per offrirne la quintessenza, con questo gusto della verità e della complessità che essa implica.

Usare un fiore in tutto il suo splendore, parola chiave della collezione, impone una scelta rigorosissima delle materie prime. Per Géranium Odorata, si mescoleranno due essenze, due provenienze geografiche che si incontrano: il Geranio africano, proveniente dall’Egitto, e il Geranio Bourbon, nativo dell’isola di La Réunion, il più prezioso, la cui qualità supera qualunque essenza il mondo possa produrre di questo fiore. Il primo ne rivela le sfaccettature fiorite e vivaci, il secondo mette in primo piano gli accenti legnosi. L’uno leggermente esperidato, luminoso e gourmand, vive nelle note di testa e di cuore, l’altro si esprime sotto forma di densità, di sottigliezza. Bergamotto, Cardamomo verde, Cedro, Fava Tonka e Pepe rosa insieme al Vetiver di Haiti aggiungono qua e là qualche tocco che perfeziona questo quadro fedele, questa bella armonia di fiore e di legno.

L’astuccio bordato di rosso che racchiude questa eau de toilette fresca e raggiante, circondato di fiori e di foglie disegnate con un tratto nero come nell’emblematico ovale del marchio, dissimula due deliziosi volatili. Ogni fiore di questa collezione è accompagnato dal suo animale simbolo. Questa volta si tratta della gru, uccello dal becco lungo al quale furono paragonati i semi di geranio e che per questa ragione venne battezzato con il suo nome in greco, geranios. Quanto al roll-on, potrebbe evocare, tanto è colorato di fitti bouquet color porpora, la dimora di Mago Merlino nella foresta di Brocéliande che, si dice, ne fosse ricoperta: “Geranio, attende la notte per odorare”… (Lamartine)

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