Maliparmi e il “Family Dress”

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Maliparmi e il “Family Dress”

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Malìparmi partecipa al Salone del Mobile 2014, con un progetto di arte relazionale, il FAMILY DRESS.

Un abbraccio tra due progetti diversi ma accumunati da simili intenti: creatività e riuso si intrecciano nel Tessuto della Memoria Malìparmi ed incontrano l’arte del Family Dress.

“Il Family Dress rappresenta nel mondo dell’arte i nostri stessi valori: nomadismo come filosofia di vita, desiderio di raccogliere e unire stimoli di diverse provenienze, creare connessioni lavorando insieme per uno stesso progetto” dice Annalisa Paresi, presidente Malìparmi “Quando ho proposto l’iniziativa a Silvia Bisconti ha aderito subito con entusiasmo, creando con tessuti e stampe della nostra storia i patch e consegnandoli nelle mani degli studenti NABA, a conferma del desiderio di dare spazio alla creatività e all’energia dei giovani”.

Il Tessuto della Memoria Malìparmi nasce nel 2010 dalla volontà di non lasciare inutilizzati stampe e materiali delle collezioni passate, nella consapevolezza che sia il momento di fermarsi, di rallentare il ciclo vorticoso della moda che fa invecchiare tutto troppo in fretta, di recuperare ciò che sembra passato, di fare un passo, anche piccolo, per dare un senso etico al lavoro.

Il Family Dress nasce nel 2007 da un’ idea di Nicoletta Morozzi,  Lorenza Branzi, Fabrizio Ribecchi, Andrea Costa, Barbara Riggio e Aldo Lanzini, con il desiderio di creare un’opera che favorisse la relazione tra individui. L’obiettivo era quello di trovare una forma di aggregazione creativa e artistica che unisse l’artigianalità del knitting al fashion design.

Prende vita così al NABA, il grande abito costituito da più corpi uniti tra loro, che può essere indossato in modo simultaneo da più persone.

Il Family Dress è nel tempo cresciuto grazie al lavoro artigianale di mani provenienti da più luoghi del mondo e da differenti realtà: dagli ascoltatori di Radio Dj alle donne della casa circondariale Pinocchio di Torino, dagli studenti di istituti d’arte e moda ai frequentatori di Knit Cafè.

Il filo che unisce i pezzi dell’abito, tesse rapporti, crea networking e cuce il desiderio di più individui di esprimersi, partecipare, condividere e giocare.

Un filo che Malìparmi ha deciso di raccogliere per rendere il Family Dress ancora più partecipativo e ricco.

L’intervento che è stato realizzato per questo progetto d’arte è la rappresentazione iconica della storia del Tessuto della Memoria, un patchwork di stampe affiancate a creare righe irregolari. Il knitting, filo conduttore del Family Dress, è stato interpretato con il jersey stretch.

La scelta cromatica è quella dei colori caldi, prevalentemente il rosa in tutte le sue variazioni e sfumature e l’ispirazione è una figlia dei fiori anni ’70 destrutturata.

L’abito sarà nomade e quella del Salone è solo la prima tappa alla quale ne seguiranno altre.

Il 10 aprile si è svolta in Via Tortona 31, dalle 19.00 alle 23.00, un’iniziativa dedicata all’improvvisazione e alla messa in scena di una performance che ha coinvolto il popolo del design, i passanti e gli ospiti con l’obiettivo di creare nuove dinamiche partecipative. Il grande Family Dress rimarrà esposto al pubblico dall’8 al 13 aprile, dalle 10.00 alle 20.00 e, per chi desidera, la collezione Tessuto della Memoria Primavera Estate 2014 sarà in vendita nello stesso spazio.

In Via Solferino 3, il “making of” del Family Dress verrà proiettato su un grande video esposto in vetrina e il negozio resterà aperto dall’8 al 13 aprile, dalle 10.00 alle 20.00, (l’8 aprile fino alle 22.00) nel contesto del Brera District.

 

 

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