Prada realizza un nuovo progetto in galleria Vittorio Emanuele II a Milano

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Prada realizza un nuovo progetto in galleria Vittorio Emanuele II a Milano

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Prada è una realtà internazionale ma è a Milano che ha le sue radici, e più precisamente nella Galleria Vittorio Emanuele II, dove Mario Prada ha aperto il suo primo negozio nel 1913. Per celebrare il centenario e il ruolo che Milano occupa nell’immaginario collettivo dell’azienda, Prada nel luogo delle sue origini, amplia la presenza nella sede d’elezione. Il nuovo “Prada Galleria” avrà una dimensione articolata e nuovi spazi di vendita, la Fondazione Prada, aree per eventi e la sede del Gruppo Prada, apportando rinnovata energia al centro storico di Milano e concorrendo a rivitalizzare uno dei luoghi più straordinari del panorama cittadino.

Il 20 luglio 2013 verrà attuata la prima fase del progetto, che prevede il restauro di un intero corpo della Galleria che si affaccia sull’Ottagono, di fronte all’attuale negozio. In ottemperanza al bando lanciato dall’amministrazione comunale, Prada sta realizzando una serie di importanti opere di ristrutturazione dell’edificio, dalle facciate a tutti gli interni.

L’intervento si delinea come un’opera di riqualificazione di tutto il complesso strutturale e dell’assetto impiantistico, dal risanamento al consolidamento, fino al moderno sistema di climatizzazione ad altissima efficienza. “Prada Galleria” può vantare oggi tecnologie all’avanguardia sia per quanto riguarda il rispetto dell’unicità del contesto architettonico e delle normative vigenti, sia sotto il profilo del risparmio energetico, prefigurando così un esempio di progettazione impiantistica consapevole.

La combinazione fra conservazione di un monumento storico, innovazione tecnologica e una scrupolosa attenzione per il particolare caratterizza l’approccio di Prada all’architettura, con progetti che spaziano dal restauro dell’antico palazzo Ca’ Corner della Regina a Venezia – che ospita le mostre curate dalla Fondazione Prada – fino alla realizzazione di edifici innovativi firmati da grandi architetti come Rem Koolhaas/Office for Metropolitan Architecture (OMA) e Herzog & de Meuron. La valorizzazione di strutture storiche in chiave contemporanea, intesa a creare ambienti vitali e funzionali, al posto di monumenti ormai estranei alla vita sociale, rappresenta uno dei tratti distintivi della cultura di Prada. Significativa in tal senso è la trasformazione in corso di realizzazione da parte di OMA/Rem Koolhaas di un sito industriale dei primi del novecento, situato in Largo Isarco a Milano, in un nuovo polo museale per la Fondazione Prada. Si tratta di un intervento che comprenderà la rivitalizzazione di sette antichi edifici industriali, oltre alla costruzione di tre nuovi edifici: una torre di sette piani, per la collezione permanente e un ristorante, un auditorium per eventi, concerti e rassegne cinematografiche e infine un edificio, denominato “Ideal Museum”, destinato alle mostre temporanee.

Tra tutti i progetti architettonici intrapresi da Prada, quello in Galleria occupa certamente un posto di riguardo: esso rappresenta il rinnovato impegno nella città di Milano, dove il Gruppo intende confermare un ruolo di protagonista. Là dove tutto è cominciato nel 1913 – un secolo fa – con il negozio di Mario Prada, il nuovo progetto per la Galleria vuole affermare sia la costante evoluzione dell’azienda di famiglia sia lo sviluppo della cultura della moda, diventando simbolo della trasformazione di una classica azienda milanese del settore della moda in un’impresa globale. Vincendo la gara pubblica indetta dal Comune per gli spazi in Galleria, contesi da grandi società internazionali di primissimo piano, Prada ha dimostrato di saper formulare non solo la migliore offerta, ma un progetto di lungo termine che ha saputo unire la qualità della proposta a contenuti innovativi, un’attenzione particolare all’offerta culturale assieme alla valorizzazione di un luogo simbolo della vita cittadina. Nella stesura del suo progetto, infatti, Prada ha effettuato uno studio meticoloso dei luoghi e del contesto architettonico per proporre soluzioni adeguate alla ristrutturazione e conservazione del monumento. Dal momento in cui è stata scelta come partner del progetto, l’azienda ha lavorato di concerto con gli enti pubblici che possiedono e soprintendono all’edificio. Di comune accordo, i rappresentanti dell’amministrazione cittadina e Prada hanno stabilito gli obiettivi del restauro e i criteri di valutazione del progetto, cui hanno sovrinteso gli enti pubblici preposti.

In particolare, il progetto è stato sottoposto, nella prima parte, al vaglio della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano, cui saranno presentate anche le successive fasi dei lavori. La fase iniziale del progetto prevede il nuovo negozio al piano terra dedicato alle collezioni maschili. Se da un lato lo spazio è concepito per rispecchiare l’eleganza e la raffinatezza degli ambienti tradizionali della Galleria, dall’altro beneficia degli innovativi sistemi tecnologici utilizzati da Prada in tutto il suo network retail.

Le fasi successive comprenderanno la realizzazione di un ristorante al mezzanino, il restauro del cortile interno e la trasformazione dei piani superiori in spazi espositivi per la Fondazione Prada e la sede del Gruppo. I piani riservati alla Fondazione saranno attrezzati con strutture espositive dotate di impianti all’avanguardia, dall’illuminazione e climatizzazione alle attrezzature necessarie per accogliere il pubblico in occasione di mostre, performance, presentazioni e convegni.

Una volta concluso il progetto, il nuovo “Prada Galleria” offrirà come un tempo, proprio nel cuore di Milano, un’ampia gamma di esperienze, non solo dedicate allo shopping. Un nuovo luogo di incontro aperto al pubblico, che potrà partecipare a eventi artistici e culturali, in uno dei contesti pubblici e architettonici più emblematici d’Italia.

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