Ad Arles in Francia, il 1 luglio 2013 si è aperta la 44° Edizione del festival dedicato alla fotografia.
Il titolo di quest’anno è Arles in Black, che raccoglie molti temi fotografici del passato e recenti, con scatti in bianco e nero di grandi maestri dell’obiettivo come Daido Moriyama, Hiroshi Sugimoto, Guy Bourdin, Wolfgang Tillmans e molti altri fotografi emergenti. Per approfondire il tema, caratterizzato da linguaggi differenti, gli organizzatori del festival hanno selezionato opere in bianco e nero di più di 80 artisti.
Tutte le giornate sono caratterizzate da aperture ed inaugurazioni di diversi eventi in giro per la città.
Disseminata di numerose Installazioni, ad Arles si respira un aria ricca di energica vitalità e anche sui muri della stessa città molti fotografi affiggono le loro opere.
Durante la prima settimana d’inaugurazioni due gli appuntamenti da non perdere:
La Féte de la Roquette : quartiere tipico e caratteristico di Arles che si anima con musica, cibo e installazioni di ogni genere artistico, sia per strada che dentro le case degli abitanti della zona e La “nuit de l’année” quest’anno ubicata a Salin-de-Giraud, nella Camargue; essa rappresenta ogni anno il momento più importante d’incontro tra il festival e la città con tantissime proiezioni di note agenzie come la Prospekt, Signature e VU’.
Tra le tante proiezioni merita un riconoscimento il lavoro della fotografa Annalisa Brambilla dell’agenzia Prospekt con la quale mi sono ritrovata a chiacchierare sul progetto da lei presentato “My star wars Family” incentrato sulla quotidianità di una famiglia con quattro figli di cui due affetti da Autismo. Progetto video/foto caratterizzato da un ottima forza espressiva e delicatezza nel narrare la patologia.
Il programma è intenso: 50 mostre tra personali e collettive, molto interessanti e differenti tra loro per coerenze stilistiche, modalità espositiva e contenuti, ma quasi tutte rigorosamente in bianco e nero con un predominare dell’uso della pellicola ; 50 workshop, mostre Off, simposi, proiezioni, letture portfolio, book signing e premi.
Tra i tantissimi autori che hanno esposto, ho apprezzato sia per contenuti che per originalità, le opere di Pieter Hugo appartenente all’area espositiva myself, Sergio Larrain con la sua fotografia storica e appassionata di luoghi come il Cile ma anche della nostra amata Sicilia e Palermo con il suo mercato di Ballarò; interessante scoperta è stato l’archivio libanese di Arab Image Foundation.
Non è da meno la ricerca fotografica sul proprio corpo ,che svolge da circa 40 anni l’artista Arno Rafael Minkkinen, con intensità espressiva, coerente, poetica e forte allo stesso tempo.
E ancora installazioni di Alfredo Jaar e fotografie di moda di Viviane Sassen con la serie In and out of Fashion.
Le giornate intense di appuntamenti terminano, fino a tarda notte, a Plaza de Forum tra un bel bicchiere di Pastis ,chiacchiere con vecchi e nuovi amici. C’è perfino Antoine D’Agata seduto al tavolo vicino a te.
John Stezaker, Betrayal XVIII
John Stezaker
John Stezaker – Installazione
A fonds perdus – Collezione Raynal Pellicer
Arno Rafael Minkkinen 40 anni di ricerca sul suo corpo – autoportrait
Marcela Paniak – ricerche emergenti
Marcela Paniak -ricerche fotografi emergenti
Area dedicata ai nuovi giovani talenti
Cecile Decorniquet – nuovi giovani talenti
Area libri fotografici pubblicati
Pieter Hugo – lavoro sul myself – ritratti suoi e dei suoi amici dell’Africa del sud
Sergio Larrain – magnum foto-retrospective
24 H di foto scattate e stampate
Esposizione alla galleria huit – la piu importante e prestigiosa
Tokyo-ga di Gianluca Gamberini sugli spazi non usati tra le case di tokio
l’Archivio libanese di Arab Image Foundation
Guy Bourdin – lavoro solo con pellicola e polaroid- allestimento eccezionale
Guy Bourdin- lavoro solo con pellicola e polaroid
Guy Bourdin- lavoro solo con pellicola e polaroid
Hiroshi Sugimoto- colors
Viviane Sasse – fotografa di moda eccentrica e molto artistica e fuori dagli schemi comuni di moda
Arte sui muri di giovani fotografi
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