ZOE CHIAMA MILANO: DAY #5

Fashion

ZOE CHIAMA MILANO: DAY #5

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di Giulia Carcani

Il 2013 passerà agli annali come l’anno in cui il design ha definitivamente riscoperto il legno.

È un ritorno alle origini della materia, quello affrontato dai più importanti brand dell’arredamento, mosso dalla volontà di recuperare radici dimenticate. Oppure, semplicemente, è la risposta a una crescente domanda di sicurezza, che le plastiche, ipercolorate e divertenti, e i cementi, belli ma algidi, non riescono a dare.

Così, il legno si depura da quell’aria rustica che l’aveva costretto in chalet, giardini e casali, e diventa cool. Senza orpelli né fronzoli, grezzo ai limiti del non trattato.

1l15aprile2013Piet_Heim_Eek

Unica concessione, il colore. Niente di più per questa seduta firmata dall’olandese Piet Heim Eek. Le dimensioni dei tronchi lavorati fanno di questa poltrona un oggetto in limited edition.

2l15aprile2013Fredrik_Karlsson

Ecco la prova che anche il legno può essere glamour. Disegnata da Fredrik Karlsson, studente della School of Design and Crafts di Goteborg chiamato a interpretare il tema del design sostenibile, questa panca è lineare ed essenziale. Oltre ad essere bella.

kinoki_sedia.tif

Con la sedia Kinoki, il brand Lago coniuga l’essenzialità giapponese e l’artigianalità italiana. Il risultato è una sedia capace di coniugare una struttura esilissima con la calda matericità del legno Wildwood, un legno sorprendentemente leggero che esprime la capacità dell’antica cultura giapponese di vivere con materiali eterei.

4l15aprile2013Conde_House

Splinter è un ramo tagliato che genera ganci e si presta ad appendiabiti. Non servono interventi né forzature: tutto è naturale, dal materiale utilizzato alla reazione di un ramo a un taglio profondo e verticale. L’intuizione è del designer Nendo e deriva dalla sua sensibilità di osservatore della natura. La realizzazione è opera della giapponese “Conde House”.

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