Hanno un che di surreale, rompono gli schemi e pescano dall’immaginario onirico. Sembrano squarci su mondi differenti. Sono i prodotti più audaci del Salone del Mobile.
L’universo eclettico di Fornasetti non smette di stupire: parla un linguaggio senza tempo e senza moda, è l’emblema della capacità di saper giocare con armonia e senso estetico. “Magia Domestica” fa parte della collezione Fornasetti II di Cole & Son, carte da parati che trascendono l’ovvio e trasformano disegni stravaganti in tappezzerie teatrali.
“Surface Tension Lamp” di Front è una lampada magica: non c’è vetro a proteggere il LED, ma una bolla di sapone. Nella sua breve esistenza, la bolla riflette la luce e la diffonde creando effetti multicolor. Giusto pochi secondi di pura magia, poi esplode e il processo di creazione riparte.
Si chiamano re.rurban (respiri rurali urbani) e sono un’associazione-studio composta da giovani architetti e designer. La sedia-racchetta è una loro creazione. La definiscono prodotto artigianale di design: il vecchio si unisce al vecchio e dà vita al nuovo. Perché esiste sempre una seconda chance, anche per oggetti che sembrano finiti.
La cifra di Kapsule (pseudonimo di Kelvin Teo) è sempre riconoscibile: la semplicità delle forme, fortemente iconiche e pulite, si scontra con tinte fluo inaspettate. Il 2013 lo affronta con il cane porta-tutto “SL-07”, che accoglie tra le quattro zampe dalle piante alle riviste. Da bravo animale domestico, SL-07 ha uno scopo: quello di fare di ogni casa un posto piacevole in cui aver voglia di tornare.
Sembra un nastro diretto chissà dove, la nuova lampada “Twist” di Kartell. È un drappo di plastica bianca che si avvolge su se stesso. Il designer Ferruccio Laviani ha detto di lei: “una massa di materiale in evoluzione, che nella sua involuzione verso l’alto ad un certo punto si solidifica, offrendosi in una forma inaspettata e preziosa”.
Stay tuned!
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