” Due parole con Lydia Netzer “

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” Due parole con Lydia Netzer “

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Un giovanissimo gruppo di lavoro si incontra periodicamente intorno ad un tavolo dopo aver suggellato con una segreta stretta di mano un patto di fantasia infinita. Questo posto che sembra appartenere all’immaginario dell’infanzia più avventurosa invece esiste davvero e si chiama Little Blue School, lo ha creato Lydia Netzer, eclettica scrittrice americana che vive in Virginia, e di cui a breve uscirà in Italia per Piemme il suo primo romanzo “Shine, Shine, Shine” acclamato dalla critica internazionale come miglior libro spotlight per Amazon, “People Pick” per il People Magazine, e definito “straordinario” dal New York Times. Non è pero del suo romanzo che parleremo in questo post ma di quello che vorrebbe scrivere vostro figlio.

La facilità con cui un bambino riesce ad avvicinarsi alla strutturazione di un romanzo è davvero cosa semplice e divertente: basta seguire le lezioni di Lydia. Sul suo blog è possibile scaricare il programma completo in otto incredibili lezioni, di “The Junior Secret Noveling Club. Otto lezioni per bambini che vogliono scrivere un romanzo”, questo perché la Netzer è per la totale condivisione, non soltanto per quel che riguarda lo stare insieme formando un gruppo compatto di giovani talentuosi, ma anche riferito alla possibilità per chiunque di creare un’esperienza simile in qualunque altra parte del pianeta. Dopo aver letto le dinamiche riportate nelle lezioni e osservato gli schemi, posso dire che chiunque voglia cimentarsi nella stesura di un romanzo, e da qualche parte conservi ancora il bambino che ha dentro di sé, potrà trarne grande beneficio! Ho fatto a Lydia un’unica domanda, perché mi piaceva l’idea di sviluppare un’intervista partendo da un punto unico che andava poi allargandosi, volevo chiamare questa nuova tipologia di botta e risposta SOLO UNA, e l’ho così appuntato su di un foglio. Mio figlio, 9 anni suonati, appena lo ha visto mi ha detto pensieroso “il sole e la luna, ma senza la o”. Ho dato uno sguardo a questa intuizione e così mi è venuto fuori anche un piccolo logo. “E della “o” che ne facciamo?” Gli ho chiesto, e lui tranquillo “usala per qualcos’altro!”.

 

SOLUNA domanda a Lydia Netzer

Io: Perchè la scrittura è così importante per un bambino?

 

Lydia: Chiunque prenda tra le mani una penna con l’intenzione di scrivere un romanzo, sogna di vederlo un giorno pubblicato e di farlo conoscere al mondo intero. Tuttavia sono pochi gli scrittori che riusciranno a vedere le loro opere stampate se non addirittura lette da un piccolo gruppo di amici e familiari. Qual è allora il valore, l’importanza del voler investire questa grande quantità di tempo, di energia, mettendo tutto il cuore e l’anima in un progetto che avrà così poche possibilità di riuscita? Quanto è importante per un bambino a scuola impegnarsi nella scrittura di un romanzo? E’ possibile che riesca a creare qualcosa che sia accettabile? E se poi non lo è, non sarà stata un perdita di tempo? Per comprendere quanto sia importante insegnare ad un bambino a scrivere un romanzo, la prima cosa da capire è il processo attraverso cui ci si arriva senza guardare unicamente al prodotto finale, è questo quello che ha maggior valore. Un bambino che vuole scrivere un romanzo come prima cosa dovrà imparare ad organizzare una notevole mole di lavoro spezzettandola in diverse parti, così da affrontarla punto per punto, così da arrivare ad un prodotto finale con costanza e ostinazione. Scrivere un romanzo insegna ad avere un pensiero critico, ad essere capaci di organizzare e analizzare le parti di un tutto per fare in modo che questo funzioni. E soprattutto un bambino che scrive un romanzo diventa un lettore migliore. Capire come viene costruito un libro e come le sue parti vengono strutturate rende molto più piacevole leggerlo per poi discuterne. Come quando si fa una ricetta partendo da zero, e se ne osservano tutti gli ingredienti che la compongono, questo rende chi la mangia molto più consapevole, e la stessa cosa vale anche per i libri. Un bambino che ha costruito un conflitto tra un eroe e il suo antagonista potrà comprendere più chiaramente le dinamiche nel prossimo libro che andrà a leggere. E non soltanto capirle meglio, ma essere in grado di metterle in discussione analizzandole. Insegnare ad un bambino a scrivere un romanzo vuol dire insegnargli a pensare in maniera critica, ad interrogarsi su di un testo e a guardarlo più in profondità esaminandolo in un modo tutto nuovo. Il significato di portare a termine una quantità tale di lavoro è enorme, ma anche il bambino più piccolo può apprezzare l’importanza di raggiungere un così grande obiettivo. Il vantaggio di poter comprendere un libro dal suo interno rende i bambini dei lettori intelligenti e molto più attenti. Il processo di scrittura rende più attiva quella parte analitica del cervello che il bambino userà poi anche per le altre aree di studio. E ogni romanzo che verrà scritto renderà più semplice il successivo. Naturalmente i loro primi tentativi potranno apparire banali o inconsistenti, ma non si sa mai! Quel bambino che oggi sta scarabocchiando qualcosa sul suo blocchetto di fogli potrebbe essere il Flaubert o il Dickens di domani…

 

(Questo è il link per poter scaricare le otto lezioni strutturate da Lydia. Buon lavoro a tutti!)

 

http://lydianetzer.blogspot.com/2013/01/how-to-teach-child-to-write-novel.html

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