Quando un’oliva incontra un porro

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Quando un’oliva incontra un porro

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Nuovo appuntamento con una nuova intervista doppia, a cura di Barbara Lechiancole. Oggi ospitiamo due food bloggers. La prima, Giulia di Love at Every Bite, poco più di ventenne, nata e cresciuta in Australia, passata per Uk, ora di passaggio in Italia, ma in ripartenza per l’Australia. L’altra, Serena di Cucchiaio di Stelle, milanese, nei suoi mid-30s, ha un marito, due figli piccoli, un lavoro e molta ironia.

 

Leggiamole per scoprire cosa hanno in comune, oltre ai loro commestibili cognomi!

 

Domanda facile: nome?


Serena: Serena

Giulia: ..Allora… nome… Giulia!

 

Domanda scema: cognome?


Serena: Oliva

Giulia: Ancora mi vergogno a dirlo, ma quello della mia compagna non è tanto meglio e quindi mi rassegno… PORRO!

 

I foodblogger sono amati, ricercati, corteggiati un po’ ovunque. Non vorrete farmi credere che sapete cucinare, fotografare, scrivere e pure fare digital PR?


Serena: Ma va là. In un anno ho saputo bruciare, anzi, diaciamo pure fondere, ben tre caffettiere, figuriamoci se sono in grado di fare queste cose di alto livello.

Giulia: E non solo! Scherzo.. Io so fare un po’ di tutto (certo per avere un food-blog bisogna pur saper cucinare qualche cosa) ma è sicuramente stato proprio lui a farmi imparare moltissime cose!

 

Chi dice più parolacce delle due?


Serena: La Giulia, senza dubbio alcuno. A casa ho i miei treenne e quattrenne non posso permettermi di sgarrare, altrimenti comincerebbero a ripeterle a nastro!

Giulia: La Oliva sicuramente! Soprattutto dopo qualche birra!

 

Qual’è il cibo che detesti?


Serena: Gorgonzola e formaggi puzzolentissimi, trovo che emanino lo stesso odore delle calze di mio marito dopo una partita di basket.

Giulia: Il minestrone e la pastina.

 

Cosa cambieresti del blog dell’altra?


Serena: Cambierei il fatto che i post sono così “succinti”: lei fa due righe di introduzione e poi subito la ricetta. Io invece scrivo una pagina intera di cazz pensieri e poi la ricetta. Dato che sta per partire, vorrei più storie di vita vera, così anche se non la vedo so cosa combina. Dai, Quando un’oliva incontra un porroGiulia, promettimelo e già che ci siamo cambierei anche quel rosino chiaro dello sfondo che mi fa un po’ troppo sito porno-soft.

Giulia: Mi piacerebbe che pubblicasse più frequentemente, in quanto ai contenuti, c’è da sbavare ogni volta che si apre la pagina!

 

Che cosa è il casu marzu?


Serena: Giuro che non lo so, ma anche che non baro andando a cercarlo su Google. Così, a naso, direi che è una roba sarda, date le u in finale, tipo un dolce o un formaggio. Se è la prima sono proprio una capra, se è il secondo non mi interessa perchè se hai letto la risposta numero 5 lo immagini da te. Ma non sarà nulla di tutto ciò, ed io avrò fatto la mia solita figuraccia.

Giulia: La so, La so: è un formaggio!! Molto puzzolente. Cosa ho vinto?

 

Il tuo punto di forza?


Serena: Gli occhi, lo charme, l’intelligenza? Ah, no, parli della cucina? Allora le torte! Scherzo ovviamente, non sono neanche intelligente.

Giulia: La sincerità. Che clichè! Credo che il mio punto di forza sia la mia mentalità molto aperta.

 

Il punto debole dell’altra?


Serena: Mangiarsi le unghie! è ora di smettere Giulia, altrimenti quando scriverai il tuo libro di ricette dovranno usare una controfigura per le foto delle tue mani! Beh, ma siamo gentili, diciamo anche il mio punto debole: non sono capace di calcolare bene i tempi quando sono in cucina e devo preparare un menu intero. Tipo che metto la torta in forno e mi accorgo che però ci andavano le lasagne, che ovviamente si mangiano prima. Solo che ormai la torta non la posso mica tirare fuori prima del tempo, e così…. tragedia. E già che ci siamo diciamo un punto debole anche di chi ha scritto questa intervista: non sa dire Coca-Cola!

Giulia: Ogni tanto si dimentica di me…

 

Ci dai una ricetta infallibile?


Serena: No. Andate sul mio blog a cercarle, e già che ci siete unitevi ai followers ; ) e con questa vinco il titolo di miss antipatia, ma è che non voglio fare la superba, non saprei dire cosa è infallibile, ognuno ha il suo punto di forza in cucina. Posso dire che secondo me una torta mette sempre di buonumore, specie i miei due cuccioli, quindi ogni dolce, anche il più semplice può considerarsi infallibile.Con i pancakes, ad esempio, non sbaglio mai un colpo

 

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Giulia: Certo, Mousse di Yogurt, Meringa e Coulis di Cachi – Un dolce semplice ma di grande effetto. Rispecchia un po’ il filo conduttore di Love at Every Bite – ricette non troppo complesse o con ingredienti introvabili, ma golose e di effetto!

 

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• 8g di gelatina

• 500ml di yogurt bianco intero

• 250g zucchero bianco

• 75ml acqua

• 2 albumi

• Pandoro q.b. o biscotti

• Grappa

• 2 cachi

Ho messo a bagno la gelatina nell’acqua fredda per 10 minuti. Nel frattempo ho riscaldato 4 cucchiai di yogurt in un pentolino senza far bollire. Ho poi aggiunto la gelatina strizzata allo yogurt riscaldato e mescolato fino a scioglimento.

Ho poi unito lo yogurt + gelatina al resto dello yogurt in una ciotola,mescolando.

In un pentolino a parte ho fatto bollire zucchero e acqua, fino a formare uno sciroppo (più o meno ci vorranno 8-10 minuti).

Quando lo sciroppo è quasi pronto ho iniziato a montare gli albumi.

Continuando a montare ho aggiunto lo sciroppo a filo, continuando a montare.

Una volta montata per bene ho unito la meringa allo yogurt in due volte.

Ho bagnato leggermente il pandoro (o i biscotti) con un pò di grappa e li ho sbriciolati sul fondo dei bicchieri

Ci ho versato sopra la mousse di yogurt e meringa e ho messo in frigo a rassodare per 3-4-5 ore.

Prima di servire, ho frullato due cachi per creare un coulis che ho versato sulla mousse. Bon appetit!

 

Siete amiche o fate un po’ finta?


Serena: Molto amiche, ma è durata poco e già so che è un’amicizia destinata a finire presto, dato che la scimmia mi lascia per espatriare in Australia (perchè preferisce Donna Hay alla sottoscritta .E non riusciremo pù nemmeno a chattare, perchè mentre lei sarà al lavoro io starò dormendo e viceversa, maledetto fuso orario

Giulia: Non siamo solo a-mi-che. Siamo BFF (best friends forever)

 

Che hai mangiato ieri sera?


Serena: Gamberi rossi in crosta di pistacchi con riduzione all’Aperol. Ma va là, ti pare? Gnocchetti alla sorrentina, buonissimi: sugo in barattolo preparato dalla zia e gnocchi preparati dal panettiere. Io ho solo fatto

la gran fatica di tagliare la mozzarella a dadini.

Giulia: Un tortino di polenta e patate con gorgonzola e salame e poi di primo i canederli con ragù di carne e funghi, ammappate che bomba!

 

Dietro le belle foto si nasconde anche il buon cibo?


Serena: Bellezza, mio marito mi ha regalato una macchina strabella per Natale: comincia a tremare!

Giulia: A volte si a volte no.

 

In fondo che avete in comune?


Serena: Il cognome ridicolo, che è “una cosa da mangiare” e che per una foodblogger è doppiamente ridicolo, l’antipatia per certe signore che si vantano di sapere di cucina ma poi ti chiedono se la carbonara si fa con l’aglio (giuro che è vero) e l’amore per le serate insieme a fare foto, mangiare e soprattutto bere

Giulia: Una cosa che sicuramente non ci accomuna è l’età. Indovinate chi è la più vecchia? Ma quando siamo assieme ci divertiamo da matte, perché ci piace gossipare. Ci piace pasticciare in cucina. Ci piace mangiare bene e infine ci piace fingere di essere delle gran fighe perché invitate ai food events.

 

Salutateci e salutatevi a vicenda


Serena: Ciao uccella (da quando abbiamo preparato la colomba insieme, noi ci chiamamo così nell’intimità), ormai sei davvero pronta a “spiccare il volo” (scusate, vado di là a piangere per questo un-happy end….)

Giulia: Ciao starspoonetta, mi mancheranno un sacco le nostre avventure colombare e gossipare, ma ti aspetto in Australia! Un bacio anche a Barbara: aspetto anche te! Infine ringrazio chi è riuscito a leggere tutte le nostre scemate fino in fondo! Ciao

 

A cura di www.cucinadibarbara.com

 

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