Giunto al traguardo del suo settimo anno di programmazione, il Nuovo Montevergini in un’edizione “straordinaria” in versione ridotta, ma fortemente identificata, si interroga ancora una volta e con maggiore interesse all’emergenza che riguarda il contemporaneo in Sicilia e a questa emergenza dedica l’intero Festival.
Questa edizione proprio per le difficoltà che ha affrontato prima di partire e che affronta ogni giorno, chiama a raccolta alcuni dei suoi “amici” più cari per segnare il territorio del Nuovo Montevergini proprio attraverso la loro presenza. E’ così che per noi assume un significato simbolico il ritorno a Palermo di Isabella Ragonese e Claudio Gioè, che sul palco del Nuovo Montevergini hanno rispettivamente debuttato e portato in scena spettacoli altrimenti mai rappresentati a Palermo, così come assume un significato simbolico la confermata presenza di artisti come Paolo Briguglia e Salvatore Bonafede, a fianco di Vincenzo Pirrotta, al cui teatro il Festival dedica un’intera giornata fatta di incontri, letture e video. Al centro dei linguaggi del nostro Festival c’è sempre la Sicilia, ed è in questo contesto che si inseriscono pienamente tre spettacoli, incentrati su personaggi e storie sicilian e: l’omaggio a Danilo Dolci, il testo tratto dal romanzo di Giacomo Pilati, Viola di Mare con Isabella Carloni, e lo spettacolo dedicato alla pittura di Renato Guttuso nel centenario della sua nascita, omaggio artistico portato avanti attraverso il linguaggio della danza e della multimedialità fatta di improvvisazioni sonore e video-proiezioni a cura di Giovanna Velardi e Domenico Sciajno…..
Atelier: Igor Scalisi Plaminteri per L’Arsenale Palermo cura in questa edizione la sezione MIXTURA per cui l’Atelier ospiterà tre installazioni visive di tre artisti siciliani (Igor Scalisi Palmiteri, Riccardo Brugnone e Daniele Franzella) che saranno anticipate/presentate da tre performance dal vivo.
Un progetto speciale: è stata avviata lo scorso anno, la collaborazione con Giuseppe La Licata intorno ad un laboratorio rivolto a giovani immigrati. Ne ospitiamo qui il secondo studio.
Il Laboratorio: come guardare al contemporaneo ed alla ricerca senza un percorso formativo laboratoriale, rivolto agli attori palermitani? Massimo Verdastro, con cui il Festival ha avviato un progetto di formazione che proseguirà l’anno prossimo, lancia il suo lavoro intorno ad Euripide, con 4 giornate di incontro che si concluderanno con una sua performance teatrale.
La Musica: presenza costante lungo l’intero Festival, in tutte le sue manifestazioni. Tra gli altri, anche l’anteprima nazionale della presentazione del nuovo album della cantautrice Pilar.
Infine il Teatro Massimo, una collaborazione prestigiosa che porterà all’interno del Festival l’opera contemporanea e che conferma quella commistione di linguaggi e di pubblico a cui il Montevergini ha sempre aspirato. La resistenza culturale è fatta di piccoli segni, ma anche di collaborazioni spontanee e disinteressate. Un’opera di Gian Carlo Menotti, per ragazzi e non solo.
Un pensiero politico per il Teatro Valle: questa stagione proprio per la sua particolarità e per l’attenzione che rivolge alla questione del contemporaneo, viene da noi dedicata idealmente agli amici che stanno occupando il Teatro Valle da ormai cinque mesi e che hanno sollevato con forza e determinazione la problematica legata alla questione cultura in Italia. E’ a loro che lanciamo un messaggio di solidarietà e affinità culturale, con questa nostra voglia di andare in scena e di proseguire un percorso avviato sei anni fa in città, fatto di ottimismo, determinazione e voglia di teatro! In particolare pensiamo di condividere pienamente la battaglia per il teatro come bene comune, che è l’idea che c’ha guidato in questi anni nel nostro progetto.
Info: www.nuovomontevergini.com
Via Montevergini 8 – Palermo
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