UN MANDARINO DA RE – I FESTIVAL DEL MANDARINO

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UN MANDARINO DA RE – I FESTIVAL DEL MANDARINO

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C’era una volta un re che del suo regno amava ogni dove e che dalla Capitale del Regno delle due Sicilie si spostava spesso a Palermo per ragioni di Stato o per puro diletto. La storia narra che proprio durante il Natale del 1798 Ferdinando IV di Borbone, in fuga dai tumulti di Napoli si sia imbarcato sul “Vanguard” dell’Ammiraglio Horatio Nelson alla volta di Palermo.

Stabilita qui la residenza Reale, decise di acquistare dai nobili palermitani una buona parte dei terreni situati nella Piana dei Colli ed espropriarne altri con un editto reale costruendo un parco neoclassico destinato ad accogliere le sue attività preferite: la caccia e la sperimentazione agraria. E proprio durante una sperimentazione nacque il mandarino Avana che divenne il Re dei frutti meravigliosi che dava questa terra. Ferdinando IV diede il nome di “Favorita” in ricordo della omonima reggia di Portici a Napoli, secondo altri, per la posizione pittoresca degli agrumeti della Conca d’oro in mezzo ad una “corona di monti” per cui Palermo intera, non solo il suo parco, sarebbe “La Favorita di Dio” .

Una riserva naturale, polmone della città, che si sviluppa ai piedi del Monte Pellegrino dove il clima particolare e proprio del mediterraneo conserva, ancora oggi, una flora e una fauna di grande valore.

 

Un parco e una storia antica di re e regine che qualche giorno fa ha aperto le porte ad una manifestazione molto interessante: Un Mandarino da Re, I Festival del Mandarino. La manifestazione, ideata da Amelia Bucalo Triglia in collaborazione con il gruppo di studenti di Metropolis, suoi allievi nel corso di operatore tecnico museale e art producer, è stata dedicata al mandarino avana che si raccoglie da novembre a dicembre.

Questo evento ha regalato ai visitatori due giorni meravigliosi tra natura, storia e tradizione ponendo l’accento su un bene come “La Favorita” che a tutt’oggi è poco fruibile e trascurato dal circuito turistico e ambientale. Una manifestazione che ha dato la possibilità di visitare le ex scuderie reali di re Ferdinando aprendo i battenti al pubblico con la visita speciale al museo dell’Agricoltura: un viaggio vero e proprio attraverso gli attrezzi usati dai contadini magistralmente raccontato, con dovizia di particolari da Francesco Buffa, esperto d’arte.

E poi: spremute di mandarini, visita con i rangers alla scoperta di alberi come quello della manna, del carrubo, dei fichi d’india. Passeggiata nell’agrumeto reale con raccolta di mandarini avana accompagnati dagli allievi del Metropolis che sono stati dei veri e propri anfitrioni. Un’area didattica dedicata alla lavorazione delle fibre vegetali come le canne, la costruzione di mangiatoie per uccelli con materiali da riciclo, merende a base di mandarino e tanta cordiale accoglienza. La manifestazione è partita dalle scuderie di re Ferdinando fino alla Palazzina Cinese, che il re destinò a “Real Casina di caccia” fino al bellissimo Museo Pitrè che ospita la mostra dedicata alla Santa di Palermo, Rosalia, e il prezioso patrimonio che il Pitrè ha lasciato raccontando la storia e le tradizioni della Sicilia attraverso costumi, carrozze, ceramiche, libri, oggetti. Da visitare al Pitrè le cucine allestite così come si usavano un tempo ricche di particolari e di utensili antichi.

Insomma una due giorni dedicata interamente alla natura e alla storia. Ad accompagnare il messaggio della mostra che invita al rispetto del ciclo della natura, importante la campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi con la collaborazione del Centro Trapianti della Regione Sicilia che ha regalato ai visitatori le borse in tessuto naturali riportanti il claim della campagna ed utilizzate per la raccolta dei mandarini. Un tuffo nel verde e nell’oro di questa Conca che certamente conobbe anni migliori e che aspetta da tanto tempo di essere restituita alla città con tutti gli onori.

 

 

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