Ha quasi cento anni, l’Hotel Locarno. E in questo secolo di vita ha visto passare artisti di tutto il mondo, che hanno scelto e continuano a scegliere l’albergo di Via della Penna per una pausa d’antan nel cuore di Roma.
Alle spalle di Piazza del Popolo, a due passi dal Tevere e dallo shopping più elegante di via Condotti, l’Hotel Locarno non smette di incantare con l’atmosfera vintage degli arredi e delle luci soffuse, dell’invito alla conversazione calma e al relax elegante.
Varcata la soglia art nouveau del Locarno, c’è il rischio di perdersi nell’illusione dei caffè letterari d’altri tempi, palcoscenici ormai lontani di scontri e confronti tra intellettuali.
Dal lontano 1925, quando i proprietari svizzeri lo inaugurarono con i manifesti pubblicitari del famoso artista cartellonista Anselmo Ballester, in molti hanno eletto la più antica casa d’ospiti della Capitale a proprio rifugio romano: da Sepulveda a Fellini fino ad Alain Elkan (che dopo averci abitato per anni lo ha scelto come sfondo del suo libro “Hotel Locarno”). Così come molti sono stati i registi che hanno utilizzato gli interni del Locarno per girare film (uno per tutti: “Hotel Locarno” del regista ginevrino Bernard Weber, 1978).
Ancora oggi protagonista assoluto della mondanità romana, il Locarno è uno dei must della Capitale per chi sa vivere la città con understatement. Il rito dell’aperitivo tra i tavoli in ferro battuto e le poltrone di velluto nero del suo giardino o, nella stagione fredda, tra i marmi e gli specchi del bar interno riunisce chi preferisce le atmosfere soffuse e sogna il fascino da Grande Gatsby a due passi dalla modernità.
Dagli spazi comuni a quelli privati, è sempre la stessa allure retrò ad accompagnare l’ospite nel suo soggiorno romano: tra standard, superior, deluxe e suite, le sessantasei camere sono diverse l’una dall’altra per dimensioni, rivestimenti e arredi; alcune hanno mantenuto splendidi soffitti e decorazioni d’epoca; molte hanno le toilette in marmo con rubinetteria e vasca originali.
Ma come in ogni film che si rispetti, arriva il momento di lasciare la scena alla protagonista: dalla terrazza all’ultimo piano dell’Hotel Locarno si ammira Roma con il suo skyline. Merita l’Oscar.
Lusso d’antan per la suite
Il giardino d’inverno
L’atmosfera retrò delle camere
Dettaglio liberty del bar
Comments are off this post!