Jo Strømgen kompany: l’occhio indagatore della società moderna.

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Jo Strømgen kompany: l’occhio indagatore della società moderna.

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Nell’agosto del 2005 ho avuto l’opportunità di incontrare e conoscere il lavoro della Jo Strømgen Kompanyun’interessante realtà norvegese. Jo Strømgen, fondatore, creatore e direttore della compagnia che prende il suo nome, si è formato come danzatore e successivamente ha intrapreso la carriera di coreografo free lance, ma ha anche nel suo curriculum numerose regie commissionategli da importanti istituzioni norvegesi ed europee.

 

La sua compagnia crea e produce seguendo una particolare filosofia ispiratrice legata ad una visione generale pessimistica del mondo. Una riflessione che considera i valori umanistici e il senso comune sempre più indeboliti sia a livello globale che locale. Una concezione che vede il lavoro della compagnia concentrarsi nell’analisi e nel mettere sotto la lente d’ingrandimento alcune situazioni microcosmiche che si creano in determinati contesti sociali.

L’ambizione di Strømgen e del suo gruppo è quella di mostrare contesti intriganti, dove non serve provocare né tantomeno “coccolare” il pubblico. Ma indagare e ricercare una via di mezzo dove spesso una sottile ironia, colorata dal sarcasmo e dal paradosso consente di disvelare le contraddizioni delle relazioni umane e dei contesti e delle formalità con grande efficacia. Ed è questa la strada che Strømgen segue soprattutto nelle sue due creazioni che ho avuto modo di apprezzare: THE HOSPITAL e THE DEPARTMENT.

In THE DEPARTMENT, Quattro alti burocrati sono rinchiusi nel loro Ufficio, si presume un bureau del dipartimento di stato (i colori e le atmosfere rimandano ai dipartimento di stato di paesi dell’est Europa sovietico). Chiusi sottoterra i quattro funzionari, perfettamente in ordine nelle loro divise anonime e sufficientemente grigie per essere realistiche, attendono che un segnale: l’arrivo di una capsula contenente gli ordini da eseguire puntualmente e senza perder tempo. La loro è un’esistenza monotona, scandita dagli ordini che arrivano generando panico. Il rovesciarsi di una tazza di caffè su un fogliettino contenente una disposizione muta le condizioni date, genera un caos capace di stravolgere l’esistenza. L’unico punto di contatto verso l’esterno, dove si succedono eventi anche straordinari come potenziali rivoluzioni di cui si avvertono gli echi, è un telefono. Una rappresentazione grottesca e allo stesso tempo dai toni realistici di quello che accadeva ( e forse accade ancora oggi?) in un dipartimento di comando. THE DEPARTEMENT muove da una considerazione sull’inevitabilità dell’anello debole di qualsiasi sistema di potere: l’umano. Non importa quanto sia efficiente e funzionale, asettico e pragmatico il sistema di potere, perché qualunque sua declinazione deve fare i conti con l’anello debole inevitabile: l’umanità, l’umano.

Un’analoga condizione ai limiti della cattività è indagata in THE CONVENT, dove tre suore vivono in una situazione di costrizione dovuta all’assenza di pazienti. Per dare un senso al loro esserci si feriscono e si curano. Il passaggio di un elicottero potrebbe dare un senso e una risposta alla loro esistenza…

La creazione di Strøgmen non è classificabile come danza, né tanto meno come teatro-danza. È puro teatro fisico, dove l’uso della parola è affidato ad un linguaggio indefinito, a tratti universale, che assume spettacolo per spettacolo accenti e sfumature assimilabili ad una lingua o ad un’altra ancora. La scelta di questo grammelot dà ancora più forza e intensità alla drammaturgia corporea di Strømgen.

 

THE HOSPITAL: http://vimeo.com/3633081

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