Fotografo d’arte e globetrotter, questo giovane artista riesce con apparente semplicità a raccontare in un’unica immagine un intenso mondo di sensazioni, emozioni visive, desideri di un uomo e di una società in continuo movimento. Il connubio perfetto delle sue grandi passioni: il viaggio e la fotografia, danno impeto al suo “io” consentendo al suo mondo interiore di emergere. Un’ unica immagine può esprimere la visione di un solo luogo o spingerci dentro di esso per guardarne altri che man mano si avvicinano alla vista, in uno spazio quasi irreale sospeso nel tempo. Lo sguardo dell’osservatore accarezza visivamente quei luoghi e quelle immagini scrutandone i differenti meandri, catturato.

E’ il caos, il principio di ogni cosa che porta sempre all’ordine, e viceversa. Questa la sensazione preminente di chi osserva, questo lo spirito stesso dell’artista che afferma: “il mio modo di fotografare e’ del tutto identico al mio modo di ricordare ,di pensare, di sognare , di sperare, di immaginare: così come uso la mia mente, uso la fotografia.” Le sue photos appaiono una stratificazione del suo vissuto tra desideri e realtà, attraverso un racconto di visioni simultanee e di porzioni assemblate tramite una tecnica classica, una macchina analogica ed una pellicola 35mm.

Davide Bramante scatta sullo stesso fotogramma da due a nove volte e quando ritiene di essere soddisfatto dell’effetto che otterrà porta avanti la pellicola. Questa, da un punto di vista tecnico, prende il nome di “tecnica delle doppie esposizione in fase di ripresa”. La fotografia stampata diventa un’incognita ma per questo unica nel suo genere. Non e’ possibile prevedere, pur avendo un’idea chiara, quale sarà il risultato finale, e solo da questo puo’ nascere la sua foto artistica. Le tecniche di montaggio completano l’opera e, in fase espositiva, ne permettono una fruizione compiuta e totale: pannelli montati in plexiglass con silicone a ph neutro, lightbox, neon e retroilluminazioni sono elementi che esaltano la potenza poetica e travolgente dell’artista e delle sue opere. Il titolo della sua nuova mostra “Compressioni”, alla Galleria RizzutoArte, allude ad un parallelismo tra la sua tecnica fotografica e quella utilizzata nell’informatica per ridurre le dimensioni dei files. Così come documenti compressi, ogni fotografia contiene più immagini, prospettive, proiezioni della stessa citta’.

“Le fotografie di Davide Bramante – spiega il curatore Marco Meneguzzo – diventano così l’occasione non tanto di vedere e di “decomprimere” le immagini per ritornare a una visione singola, quanto quella di stabilire relazioni nuove tra gli oggetti, le persone, le vedute che la compressione ha casualmente accostato, creando così nuove città, nuovi modi di vedere il nostro orizzonte quotidiano.” La mostra sarà inaugurata giovedì 15 novembre, alle ore 19.00, presso la Galleria RizzutoArte (Palermo, via Monte Cuccio 30) . Nel periodo della mostra – tra il 15 novembre e il 22 dicembre – sono previsti eventi satellite dedicati a “I piaceri dell’arte”. Le date non sono ancora state stabilite, ma si parla già di almeno tre diversi incontri. In esposizione dieci opere fotografiche della serie dedicata alle città (New York, Londra, Berlino, Shanghai, Pechino, Roma) e dodici acquarelli inediti, ultima novità della sua raffinata ricerca artistica. La mostra promette di essere una occasione privilegiata per sperimentare l’energia enigmatica di Davide Bramante e delle sue opere. Sarà visitabile fino al 22 dicembre, da mercoledì a sabato (ore 16.00-20.00).

Davide Bramante, nato a Siracusa nel 1970, si è formato a Torino, alla prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti. Il suo curriculum artistico annovera esperienze a livello internazionale. Ha all’attivo oltre sessanta mostre tra personali e collettive in Musei, Fondazioni e Gallerie nazionali ed estere, tra cui il MoMA New York Museum, il MACI di Isernia, il Palazzo delle Papesse di Siena e il Kunsthaus Tacheles di Berlino.