UNA PAUSA A VICARELLO

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UNA PAUSA A VICARELLO

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Novecento anni di storia: ecco il biglietto da visita del Castello di Vicarello, roccaforte medievale immersa nella campagna toscana, convertita in hotel di inimitabile fascino.

 

Aurora e Carlo Baccheschi Berti sono padroni di casa generosi: prima di essere hotel, il Castello di Vicarello è stato per decenni il loro privatissimo lusso, un rifugio segreto dove trascorrere pause da un’esistenza sovraffollata e vorticosa (sono giramondo per passione e professione). Poi la decisione coraggiosa di condividere con altri l’esperienza di soggiornare in un luogo magico, rubato al passato, dove storia e poesia si fondono e confondono: nel 2003 si lanciano nella fine arte dell’ospitalità e consacrano il Castello all’accoglienza dei viaggiatori.

È un successo, arrivano premi e riconoscimenti internazionali: nel 2004 Travel & Leisure lo inserisce tra i 25 migliori nuovi hotel in Italia; nel 2005 è tra i 60 migliori nuovi hotel del mondo per Traveller UK e Traveller USA; nel 2007 vince il prestigioso Andrew Harper Grand Award.

È un crescendo che non accenna ad arrestarsi: Tatler ha confermato anche quest’anno che il Castello di Vicarello merita di essere annoverato nell’albo dei “101 Best Hotels in the World”.

Facile comprendere il motivo di cotanto trionfo: la storia, quella autentica, è a portata di mano e trasuda da ogni pietra; l’attenzione al benessere dell’ospite riesce ad essere impeccabile seppur discreta; la ricerca dell’eccellenza non contrasta con il rispetto dell’ambiente e delle tradizioni.

Gli ospiti che si concedono un soggiorno al Castello di Vicarello cercano quel particolare benessere che arriva solo con un autentico abbandono. È per questo che le camere dell’hotel sono solamente sette (due camere deluxe e cinque suite) e hanno tutte il proprio angolo di isolamento, che sia un divano davanti a un camino privato o un balcone sulle colline toscane o un rigogliosissimo giardino segreto.

Anche l’offerta della spa è un invito a perdersi: i trattamenti – rilassanti, tonificanti o depurativi – sono fatti con essenze prodotte artigianalmente da un’antica farmacia fiorentina con le erbe e le piante coltivate nel giardino del Castello; la vasca idromassaggio esterna è ricavata in una vecchia botte e si affaccia su una campagna di ulivi centenari e una moltitudine di fiori odorosi.

Al Castello di Vicarello la perdizione è anche eno-gastronomica: i palati di tutti saranno deliziati da vini stellati e piatti toscani rigorosamente bio; e per chi vuole imparare i segreti della pasta fatta in casa, del pane e della focacce Aurora organizza coking classes personalizzate.

E poi ancora: battute di caccia per i più intrepidi, lezioni di yoga per i meditativi, biciclette e due piscine per gli sportivi.

È così che il Castello di Vicarello aiuta a riscoprire il valore di una pausa composta e mite.

“In certi giorni, quando il cielo è limpido, si intravede il mare sulla linea dell’orizzonte. E quando soffia il libeccio se ne respira il salmastro, un profumo caldo, penetrante, che sa di avventura”. Non è l’incipit di un libro, ma la frase che accoglie il viaggiatore nella sua esperienza al Castello di Vicarello. Il resto è tutto da vivere.

 

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La suite “Il Vicario”

 

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La spa

 

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Un camera del Castello

 

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Il Castello di Vicarello

 

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Living del Castello

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