The new Fendi project for Art
FENDI pays homage to Rome by giving the city an impressive work of art by Giuseppe Penone, entitled Stones Leaves, in Largo Goldoni in front of Palazzo FENDI. This is the first piece of contemporary art permanently installed in the public space of the Capital, destined to become a symbol of the identity of a changing city that transforms without losing contact with its historical roots.
This important initiative, the result of effective synergy between public and private, has been thoroughly examined at every stage and approved by a special committee set up, which has identified the artist and approved the work project, and is composed by the Directorate General Art and Contemporary Architecture and Urban Suburbs of the Ministry of Cultural Heritage and Tourism, from Rome Capital, Provincial Capitoline to Cultural Heritage, in concert with FENDI and Massimiliano Gioni, curator of the exhibition.
The great Stone Leaves sculpture (2016) is one of the most complex works of Giuseppe Penone: two bronze trees, high 18 and 9 meters respectively, that interweave their branches to lift a well-carved marble block 11 tonnes. In Stone Leaves archeology and ruins, history and biology engage each other to form an indissoluble union between nature and culture, celebrating a profound synthesis between the passage of natural and human times and evoking romantic nostalgia of ancient civilizations lost.
Installed in the architectural context of the city of Rome, the work activates a series of readings and associations between various moments of the millennial history of the Capital: with the virtuoso use of precious materials such as bronze and marble, Pietra Leaves recalls the games of illusionism And the wonder of Baroque Rome, while fragments of ruins inserted between the branches of sculpture recall the classic Rome and the medieval Rome. Intimately linked to the history of Rome, Stone Leaves remain deeply rooted in the present and the future of the city
FENDI rende omaggio a Roma donando alla città un’imponente opera d’arte dell’artista Giuseppe Penone, intitolata Foglie di Pietra, in Largo Goldoni davanti Palazzo FENDI. Si tratta della prima opera di arte contemporanea installata in maniera permanente nello spazio pubblico della Capitale, destinata a diventare simbolo dell’identità di una città che cambia e si trasforma senza perdere il contatto con le proprie radici storiche.
Dopo la mostra personale di Giuseppe Penone, Matrice, al primo piano del Palazzo della Civiltà Italiana (dal 27 gennaio al 16 luglio 2017), FENDI continua e rafforza il proprio legame con Roma, regalando alla città e ai turisti di tutto il mondo un’importante opera d’arte di uno dei più grandi scultori viventi.
Questa importante iniziativa, frutto di un’efficace sinergia tra pubblico e privato, è stata accuratamente esaminata in ogni sua fase ed approvata da una commissione mista appositamente costituita, che ha individuato l’artista ed approvato il progetto dell’opera, e composta dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, di concerto con FENDI e Massimiliano Gioni, curatore della mostra.
“Siamo estremamente orgogliosi di donare questa bellissima ed incredibile opera d’arte di Giuseppe Penone alla città di Roma, ai suoi cittadini, e ai milioni di turisti, che vengono a visitare la Città Eterna ogni giorno. ‘Foglie di Pietra’ esprime ancora una volta il profondo legame con questa città e l’importanza di quest’ultima nella storia di FENDI. Penone è un artista italiano di fama internazionale con il quale condividiamo la passione per la creazione, per il più eccelso savoir-faire e per il continuo dialogo tra tradizione e modernità, valori cardine di FENDI”,afferma Pietro Beccari, Presidente e Amministratore Delegato di FENDI.
La grande scultura Foglie di Pietra (2016) è una delle opere più complesse di Giuseppe Penone: due alberi di bronzo, alti rispettivamente 18 e 9 metri, che intrecciano i loro rami per sollevare a 5 metri da terra un blocco di marmo scolpito di ben 11 tonnellate. In Foglie di Pietra archeologia e rovine, storia e biologia si innestano l’una sull’altra per formare un’unione indissolubile tra natura e cultura, celebrando una sintesi profonda tra il passare del tempo naturale e quello umano ed evocando nostalgie romantiche di antiche civiltà perdute.
Installata nel contesto architettonico della città di Roma, l’opera attiva una serie di letture e associazioni tra vari momenti della storia millenaria della Capitale: con il virtuosistico uso di materiali preziosi quali il bronzo e il marmo, Foglie di Pietra ricorda i giochi di illusionismo e la meraviglia della Roma barocca, mentre i frammenti di rovine inseriti tra i rami della scultura riportano alla memoria la Roma classica e quella medievale. Intimamente legata alla storia di Roma, Foglie di Pietra resta però profondamente radicata nel presente e nel futuro della città
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