Cenacolo di creativi all’ennesima potenza, la settimana appena conclusa dell’Haute Couture 2012 parigina, svela due dettagli non trascurabili per l’autunno inverno che ci attende. L’abito gioiello non è più connotato dalla texure utilizzata ma pretende la duplicità di una struttura scultorea vera e propria. Che si tratti di accessorio o del corpo stesso dell’abito. Lo si è visto in apertura con Gianbattista Valli e il tema è tornato perenne in Alexandre Vauthier, Alexis Mabille, Elie Saab, Iris Van Herpen, Maison Martin Margiela e On Aura Tout Vu, che sia un pendaglio venuto dallo spazio ed eretto alle altezze di un’acconciatura che sfida la gravità, che sia la maschera di una donna senza volto, l’occhiale luxury o un ranocchio regale.
Secondo diktat da notare il persistere dell’evoluzione optical delle stampe con connotazioni estreme e sperimentazione di forme in Frank Sorbier Haute Couture e Yiqing Yin. Fuori dal coro ma precursore il talento russo di Ulyana Seergenko che riscrive la storia di una romantica San Pietroburgo che si colora di Sovietico.
Alexandre Vauthier
Alexandre Vauthier
Alexis Mabille
Alexis Mabille
Atelier Gustavo Lins
Atelier Gustavo Lins
Bouchra Jarrar
Bouchra Jarrar
Christophe Josse
Christophe Josse
Elie Saab
Elie Saab
Frank Sorbier Haute Couture
Frank Sorbier Haute Couture
Givenchy
Givenchy
Iris Van Herpen
Iris Van Herpen
Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier
Julien Fournie
Julien Fournie
Maison Martin Margiela
Maison Martin Margiela
On Aura Tout Vu
On Aura Tout Vu
Stéphane Rolland
Stéphane Rolland
Ulyana Sergeenko
Ulyana Sergeenko
Worth
Worth
Yiqing Yin
Yiqing Yin
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