Alessandro Bazan introduce, con la sua pittura schizzante, ironica, rabbiosa, costruita sempre sulla lamina tagliente di una memoria storica della tradizione, rappresentativa e speculare ad una sua personalissima visione del mondo, delle cose e di noi tutti, sulle tracce impercettibili dell’hic et nunc, in un locus musicale di tipo trasgressivo, dove la singolarità corrisponde ad un progetto narcisistico del sé e la coralità si manifesta come paradosso di una lente che ingrandisce i particolari e gli invisibili e tratta il senso comune come una rimozione del profondo, portato finalmente alla luce.
Le sue figure immobili, hanno tutti i tratti tipici di una teatralità del tutto involontaria, vissuta più come trama antropologica che come segno di una volontà visibile, tangibile e parimenti immaginabile, fantasmatica e sono sole, sia quando sono effettivamente sole, che quando sono costituite in coro, di falso movimento e tutti fingono di conoscersi, ma in realtà non è così, esternazioni del suo pensiero, punti di arrivo, provvisori, di una riflessione sulla trasversalità, della cosa contaminata, da un vocabolario di fragmenta (ironici, feticisti, masochisti, sensualisti) colti al volo come performance di esperienze, letterarie, teatrali, cinematografiche, ma anche di vita,vissuta, conseguenti ai ricordi che diventano memoria, confluiti nel grande recipiente dell’immaginario e variamente mescolati, dettano la storia di tutti e di nessuno.
Francesco Gallo Mazzeo
Opening: 7 maggio h. 18.30
Durata: 7 maggio / 25 maggio 2013
Sede: “I Tesori del Passato”, Via Massimo D’Azeglio 7 90143 Palermo.
Orari: 10,00/12,30 16,30/19,30 – chiusura lunedì mattina e domenica
Catalogo: in galleria con testi di Alessandro Pinto
Organizzazione: “I Tesori del Passato” Associazione Culturale
Main sponsor: “Baciamo le mani” catering, Palermo baciamolemani_@libero.it
Comments are off this post!